Un colpo audace quanto violento è avvenuto nella serata di ieri, 13 luglio, nel cuore pulsante di Capri. Vittima dello scippo è Ara Darzi, barone di Denham e membro della Camera dei Lord britannica, nonché rinomato chirurgo e accademico dell’Imperial College di Londra.
Il furto è avvenuto intorno alle 22:30 lungo via Vittorio Emanuele, a pochi passi dalla celebre Piazzetta. Le telecamere di sorveglianza hanno documentato con estrema chiarezza i momenti dell’aggressione: Darzi, riconoscibile per una maglietta rossa, stava consultando il proprio smartphone quando è stato avvicinato da un uomo con canotta bianca e berretto. L’aggressore ha atteso il momento opportuno per colpire e, con un gesto repentino, ha strappato l’orologio dal polso del barone, un prezioso Richard Mille del valore stimato tra i 200 e i 300mila euro, per poi darsi alla fuga.
Una fuga pianificata
Secondo quanto emerso dalle prime indagini, i rapinatori sarebbero stati in due. Dopo il furto, sono fuggiti a piedi in direzione dei Giardini di Augusto, per poi percorrere la suggestiva via Krupp, chiusa al pubblico ma spesso accessibile ai residenti. L’ipotesi degli investigatori è che i malviventi abbiano raggiunto un motoscafo ormeggiato a Marina Piccola, dove li attendeva un complice, per fuggire via mare.
Le indagini in corso
Carabinieri e Polizia stanno analizzando le numerose immagini registrate dalle telecamere pubbliche e private della zona per identificare i responsabili e confermare il percorso di fuga. Le forze dell’ordine non escludono il coinvolgimento di una banda specializzata in furti di orologi di lusso.
Chi è Ara Darzi
Ara Darzi, 64 anni, è una figura di spicco nel Regno Unito: oltre ad essere membro della Camera dei Lord, è professore all’Imperial College di Londra e condirettore dell’Istituto per la salute pubblica britannico. Si trovava in vacanza nel Golfo di Napoli a bordo del suo yacht privato, approdato a Capri nei giorni scorsi.
L’episodio ha destato scalpore sull’isola, che nelle ultime settimane ha ospitato numerosi turisti inglesi di alto profilo, tra cui l’ex premier Boris Johnson.
