“In questi giorni i pronto soccorso del Santobono e del Cardarelli sono presi d’assalto da centinaia di pazienti con influenza e, in alcuni casi, complicanze respiratorie o cardiopolmonari. L’appello che ci sentiamo di rivolgere alla popolazione è quello di non rivolgersi al pronto soccorso se non in caso di reale necessita. Perché, purtroppo, i dati ci dicono che nella maggior parte dei casi si tratta di accessi impropri”. A lanciare l’appello sono, in un comunicato congiunto, i direttori generali Annamaria Minicucci (Santobono) e Ciro Verdoliva (Cardarelli).
“In Campania c’è ancora un eccessivo ricorso all’ospedale, mentre è bene che per l’assistenza sul territorio si faccia riferimento alla medicina generale, alla pediatria di famiglia e alla continuità assistenziale. I dati ci dicono che al Cardarelli si registra il 70 % circa di accessi impropri, e al Santobono si arriva all’80%”, concludono i due manager.
Le parole di De Luca
“Demagogia e scandalismo a vuoto”.
Così il presidente della giunta regionale, Vincenzo De Luca, a margine di un convegno svoltosi a Lioni (Avellino) ha definito l’emergenza barelle sollevata dagli organi di informazione. “Ma quale scandalo infinito -ha sottolineato De Luca- siamo a gennaio e i picchi di influenza determinano 500 accessi al giorno ai pronto soccorso, anche perché ci sono medici di famiglia, non tutti, che a fine settimana chiudono gli studi”.
De Luca ha ricordato in polemica con “la propensione allo scandalismo e alla demagogia”, che “l’affollamento c’è al Cardarelli, al Monaldi, al Ruggi d’Aragona di Salerno, al Moscati di Avellino, ma anche negli ospedali romani, milanesi e piemontesi”, aggiungendo alla lista anche quelli “di Stoccolma e Parigi”. “Dovremmo valorizzare un po’ di più le eccellenze che abbiamo ed essere meno masochisti” ha detto De Luca