Nuovo colpo all’inchiesta sulle nuove leve del clan Contini. La Corte di Cassazione ha infatti dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato dal pubblico ministero della Dda avverso la scarcerazione, stabilita dal Riesame, di Gennaro De Luca, indicato da diverse informative come l’attuale reggente del clan Contini. Gli ermellini hanno dunque confermato la linea seguita dal difensore di De Luca, l’avvocato Mauro Zollo, dinnanzi al tribunale della libertà. Il penalista infatti aveva evidenziato l’assenza di gravità indiziaria per il suo assistito. Linea pienamente condivisa dal Riesame che aveva così annullato l’ordinanza a carico di De Luca stabilendone l’immediata scarcerazione. Adesso anche la Cassazione conferma quella linea.
Secondo le più recenti informative Gennaro ‘o munta t sarebbe un personaggio di assoluta caratura criminale indicato da diversi collaboratori di giustizia come un pezzo da novanta del gruppo capace di avere potere gestionale e dirigenziale. L’uomo era stato arrestato lo scorso giugno nel corso dell’operazione in cui i carabinieri del Nucleo investigativo notificarono ordinane di custodia cautelare in carcere nei confronti di 11 soggetti gravemente indiziati – a vario titolo – di associazione di tipo mafioso e di trasferimento fraudolento di valori, commessi con la finalità di agevolare il clan Contini, facente parte del sodalizio denominato Alleanza di Secondigliano, operante nei quartieri di San Giovanniello, di Borgo San Antonio Abate, di Ferrovia, Vasto-Arenaccia, Stadera-Poggioreale e Rione Amicizia.

