Salvatore Parolisi, l’ex militare di Frattamaggiore, ha richiesto di usufruire dei permessi per poter uscire dal carcere di Bollate, probabilmente per un periodo temporaneo.
Parolisi deve scontare 20 anni di carcere per l’omicidio della moglie Melania Rea.
La famiglia di Melania Rea ha dichiarato: “È una notizia terribile. Speriamo che questo non comporti che la famiglia di Melania possa ritrovarselo sulla porta di casa perché ha perso la patria potestà della figlia”. Infatti Salvatore Parolisi ha perso la patria potestà della figlia, dopo lunghi processi, quindi la famiglia Rea spera di non ritrovarselo alla porta di casa.
La figlia di Parolisi non porta più il suo cognome
La figlia di Melania Rea, Vittoria, non porterà più il cognome del padre. La bambina, 11 anni, avrà il cognome della madre. L’undicenne, affidata ai nonni materni, non avrà più il cognome del padre, attualmente in carcere per l’omicidio della madre. Una scelta che è stata probabilmente presa per cancellare ogni legame con l’uomo colpevole di averle portato via per sempre la madre.
Il brutale omicidio
Sono passati 10 anni ma ancora se ne parla dell’omicidio di Melania Rea, all’epoca ventinovenne con una bambina di 18 mesi e un marito che apparentemente l’amava.
Il 18 aprile 2011 Melania scompare, nei pressi di Ascoli Piceno, dopo una gita in famiglia. Salvatore Parolisi dà l’allarme, ma in realtà è stato proprio lui a ucciderla. A colpi di 35 coltellate, Melania muore sotto le grinfie del marito, che voleva lasciarla ma non aveva il coraggio.
Parolisi frequenta l’università in carcere
L’uomo ha ricevuto uno sconto di pena, da trenta a venti, e si trova nel carcere di Bollate. Lì è considerato un detenuto modello, lavora da centralinista.
Parolisi durante la detenzione si è iscritto all’università, a giurisprudenza, per questo motivo gode di permessi studio che per legge vanno da un’ora a 15 giorni consecutivi, per un massimo di 45 giorni l’anno.