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sabato, Aprile 20, 2024
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Scampati ai missili dell’Iran, l’attività dell’esercito italiano in Medio Oriente

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A seguito dell’espansione dell’autoproclamatosi Islamic State of Iraq and the Levant (ISIL, già ISIS), in Iraq e Siria, gli Stati Uniti hanno dato vita ad u​na Coalition of Willing (COW) finalizzata a fornire alle Forze di Sicurezza Irachene (ISF) il necessario supporto operativo per sconfiggere l’organizzazione terroristica, rendere sicuri i confini, ristabilire la sovranità dello Stato, formare Forze Armate e di Polizia in grado di garantire la sicurezza della Nazione.

 

In particolare, nell’ambito della Missione internazionale “Inherent Resolve” l’Italia con l’operazione “Prima Parthica” fornisce personale di Staff ai Comandi multinazionali siti in Kuwait, e Iraq (Baghdad ed Erbil) nonché assetti e capacità di Training ed Assisting rivolti alle Forze Armate e di polizia irachene.

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II contributo dell’Esercito prevede, inoltre, un dispositivo logistico-amministrativo di circa 250 unità​. II dispositivo nazionale opera nelle tre sedi ed in particolare in Erbil, ove sono in corso cicli di training a favore dei Peshmerga ed in Baghdad presso cui sono in corso attività di Advising per le unità delle Forze S​​peciali.​​

 

I compiti del contingente italiano sono:

 

  • Contribuire con personale qualificato agli staff dei comandi della Coalizione;

 

  • Attività Air-to Air refueling a favore degli assetti aerei della Coalizione;

 

  • Ricognizione e sorveglianza con velivoli e aerei a pilotaggio remoto;

 

  • Addestramento delle Forze di Sicurezza curde ed irachene.

 

L’italia prende parte alla Coalizione multinazionale (che attualmente annovera 79 Paesi e 5 Organizzazioni internazionali partecipanti) contro i terroristi del DAESH operanti in Iraq e Siria.

 

Le forze dei vari Paesi che hanno espresso l’intendimento di aderire alla Coalizione stanno operando ai sensi dell’Art. 51 della Carta dell’ONU, nonché delle Risoluzioni n. 2170 (2014) del 15 agosto 2014 e n. 2178 (2014) del 27 settembre 2014, sulla base della richiesta di soccorso presentata il 20 settembre 2014 dal rappresentante permanente dell’Iraq presso l’ONU al Presidente del Consiglio di Sicurezza.

 

“Seguiamo la situazione e le evoluzioni con la massima attenzione. La sicurezza dei nostri militari è la priorità assoluta. A loro la più stretta vicinanza, da parte mia e di tutte le Istituzioni” ha dichiarato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

 

Il boato e poi le urla, il video della reazione dei militari Usa ai missili dell’Iran

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