Una badante accusata di avere inflitto indicibili sofferenze a una anziana signora napoletana di 89 anni, è stata arrestata dalla polizia di Stato del quartiere Scampia di Napoli. Gli inquirenti della Procura (sostituto Cristina Curatoli, procuratore aggiunto Raffaello Falcone), ipotizzano nei suoi confronti anche l’accusa di tortura, confermata dal gip Egle Pilla. La vittima non è stata in grado di denunciare a causa del suo grave stato di salute.
A incastrare la badante le immagini delle telecamere, che la donna ha anche cercato di manomettere. L’anziana vittima racconta a Il Mattino, l’incubo costretto a subire: “All’improvviso mi sputava in faccia e io non potevo fare nulla”. L’89enne, Rosa Piccolo. costretta a letto a causa di una frattura al bacino. Delle torture subite ne parla ogni tanto con i quattro figli che si alternano nella casa di Miano. Per l’anziana l’incubo è durato sedici giorni e sedici notti. La famiglia aveva assunto la badante Livia Stefanoiu tramite un’agenzia qualificata.
Nonna Rosa oltre la badante è seguitissima anche dai figli. Sua figlia Nunzia dal 2016, tutte le mattine, prende il bus da Giugliano per raggiungere l’appartamento di mamma Rosa. E continua a presentarsi alle 9 del mattino, puntuale, anche quando chiama la collaboratrice. «Una “signora” di 51 anni, con la frangetta, capelli e occhi scuri. Magrissima in viso, originaria della Romania ma si esprime in un italiano perfetto. Mia madre piangeva, sembrava impazzita, andava in crisi, aveva lo sguardo perso nel vuoto ma non riferiva delle violenze, forse perché rassegnata a subirle o per paura», dice Nunzia che, nel tentativo di capire, inizia a presentarsi in orari diversi dal solito. Nunzia un giorno resta sull’uscio a origliare invece di andare via e sente un grido di dolore. La descrizione che segue è agghicciante la donna era ricoperta di lividi e rossore.
