C’è chi ha pagato oltre 1500 euro per una vacanza a Tenerife. Altri, 2000 euro per un soggiorno a Sharm el-Sheikh dove addirittura i titolari di un immobiliare, sempre nella nota località di mare egiziana, hanno pagato 22.000 euro per dei pacchetti di viaggio dei quali i loro clienti non hanno mai usufruito. Importi diversi ma con un unico filo conduttore: nonostante i soldi spesi tramite bonifici e pagamenti in contanti, le prenotazioni in strutture alberghiere erano inesistenti, con viaggi aerei mai effettuati e vacanze estive rovinate. Risulta nutrito il gruppo di persone che dicono di aver subìto truffe dal broker Samer Khalifa, titolare di alcune agenzie di viaggio in via Riviera di Chiaia, al corso Vittorio Emanuele e all’interno del Complesso Azzurro a Fuorigrotta.
La denuncia social
Questa mattina proprio alla Riviera di Chiaia, dove il broker gestiva una delle agenzie di viaggio al primo piano di un palazzo del civico 251, alcune delle persone che hanno denunciato le truffe si sono riunite per un sit-in organizzato dal parlamentare Francesco Emilio Borrelli. Tra loro c’è Carmela Aubry, titolare di un resort proprio a Sharm el- Sheikh e che per prima ha sollevato il caso sui social raccogliendo via via le denunce di altre persone in una condizione simile. Sostiene di essere stata «truffata per 22.000 euro con bonifici in favore di Samer Khalifa. Questa persona ha preso in giro malati di tumore e anche una famiglia con bambino autistico che ha fatto una terapia di tre mesi. Quando non è partito – spiega Aubry – questo bambino si è sentito in punizione».
In passato prosegue Carmela Aubry, «siamo partiti con viaggi organizzati da lui e non c’è stato alcun problema. Poi noi abbiamo deciso di intraprendere questa attività immobiliare. Samir si occupava dei voli, i miei clienti hanno pagato regolarmente il viaggio ma poi non sono mai partiti. Soltanto quando io e mio marito ci siamo interessati della vicenda, sono riusciti a farlo esponendoci in prima persona». Aubry conclude: «Samir Khalifa ha di recente detto che il 20 settembre rimborserà tutti. Sarà davvero così? Noi lo attendiamo e sicuramente non ci fermiamo con le denunce».
I racconti dei truffati
Anche Annalisa Miccio e Pina Licciardi sarebbero dovute partire quest’estate per Sharm el Sheikh pagando circa 2000 euro per un pacchetto viaggio di volo e pernottamento. A pochi giorni dalla partenza, però, l’amara sorpresa: non c’era nulla di prenotato a loro nome. «Mi ha venduto un pacchetto per Sharm El Sheik, volo più soggiorno – afferma Miccio – Successivamente lo avevo ricontattato per inserire anche il cane per una spesa ulteriore di 200 euro. Io ho perso 2000 euro per un viaggio che non ho mai effettuato».
Miccio lancia un appello: «Non affidatevi più a questi broker e di amici di amici che vi consigliano. Andate in agenzie che hanno Tour Operator seri. Lui ha fregato anche bambini autistici e anziani che dovevano volare. Non è giusto non poter godere di una vacanza dopo un anno intero di lavoro e sacrifici. Spero di poter recuperare i 2000 euro perché me li sudo e non è giusto prenderli così».
«Anche io dovevo fare il solito viaggio a Sharm El Sheik, ho speso circa 2000 euro con partenza il 1 agosto» ricorda Pina Ricciardi, che poi spiega come funziona il metodo di prenotazione, a quanto pare senza garanzie per i clienti. «La tipologia è sempre la stessa: bonifici alla sua Postepay Evolution, quindi sempre dimostrabili. La tecnica è sempre quella: ti manda una mail affermando che gli aerei sono pieni dicendo che avrebbe provveduto a spostare il volo ma poi non lo fa. Siamo stati fregati».
Rosario Morra ha bevuto un anno fa l’amaro calice di una vacanza mai realmente prenotata. «Ad agosto del 2024 avevo deciso di andare a Tenerife. A maggio di quell’anno avevo stipulato un contratto con lui: 1000 euro in contanti e subito per poter risparmiare 200 euro, diceva, e 650 euro tramite bonifico. Il contratto però – dice ancora Rosario – non arrivava e mi ha stato mandato solo dopo mie insistenze».
Morra vuole assicurarsi che la sua stanza d’albergo sia prenotata. Quando si interessa scopre la triste verità. «Chiamando, ho scoperto che non c’era nessuna prenotazione a mio nome. Samir ha tentato di tranquillizzarmi ma alla partenza del 7 agosto non si è fatto più sentire. Anche le agenzie di assicurazioni con cui collaborava pare abbiano interrotto le collaborazioni perché risulta non le pagasse più. Questo signore sta continuando a fare contratti falsi, in sostanza. Io ho denunciato ai carabinieri».
L’intervento di Francesco Emilio Borrelli
Il deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli dal canto suo dice: «Le agenzie di viaggio sono ancora su internet. È chiusa quella alla Riviera di Chiaia, al corso Vittorio Emanuele, al centro commerciale Azzurro, non ho riscontro invece di quella all’aeroporto di Capodichino. Questa persona avrebbe truffato centinaia, se non migliaia di persone. Io ho fatto una interrogazione parlamentare, per me deve cambiare la norma».
Si è creato, sottolinea Borrelli, «un passaparola e lui non ha più avuto modo di interagire garantendo contratti firmati e interagendo in prima persona. Una volta raggiunto un bel gruzzolo, il soggetto è scomparso. Risultano denunce anche in Egitto, non solo in Italia sempre perché negli alberghi che i clienti credevano di aver prenotato, in realtà non avevano prenotato. Lui ha addotto a una storia con una storia di tipo personale per giustificare l’accaduto, in realtà non c’è alcuna giustificazione per l’accaduto. Se non fai partire le persone li rimborsi, se non li rimborsi allora vuole dire che quei soldi te li sei presi».
Borrelli dunque chiede il «sequestro tutto riconducibile a questa persona, in Italia come in Egitto e che sia restituito tutto a chi credeva di aver prenotato un viaggio. Il consiglio è sempre stipulare un contratto e controllare che l’agenzia esista davvero e chiamare. Perché con i passaparola succedono queste cose».


