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A quasi un anno dal trapianto, Giada si riprende la sua vita: la bimba di Giugliano sta vincendo contro la malattia

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La pagina ‘Un sogno per Giada‘ ha aggiornato qualche giorno fa sulle condizioni della piccola di Giugliano a quasi un anno dal trapianto del midollo dovuto alla leucemia contro cui sta combattendo. Sono trascorsi infatti più di 290 giorni da quando la piccola fu operata e nonostante le difficoltà pare che ora le cose stiano andando meglio. Ecco il post pubblicato il 28 novembre dalla famiglia.

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“Nella nostra parvenza di serenità, piano piano, Giada sta riprendendo tutte le sue attività, compatibilmente sempre con i suoi ritmi che prevedono, nella giornata, almeno 12/13 ore di sonno!
Come avrete visto dal filmato c’è una new entry nella nostra famiglia! “Zeppola” il nome, più che deciso, scelto da mia figlia grande! Per Giada è stata una gioia incredibile, anche se non è grigio! Ma dopo aver avuto il permesso dai medici, non voleva aspettare oltre, nella ricerca del suo amichetto peloso…..
Non scrivo molto, perché, sinceramente, vorrei poter scrivere che si è ripresa completamente la sua vita, ma ancora non è così, anche se lei cerca in tutti i modi di comportarsi normalmente, non lo da a vedere, ma ha tantissime difficoltà, motorie, di studio, di apprendimento e lei stessa tante paure… le persone la incontrano per strada e la voce comune è “come sta bene” “la vediamo bene”!!! Ed esteticamente, a parte il pallore, sembra effettivamente che sia così, ma ci sono ancora tante variabili e tante difficoltà… un percorso ancora in salita, anche se la pendenza si è notevolmente alleviata, ma i valori ancora in stallo, qualche volta in discesa, i controlli ancora settimanali a Roma, dei problemini quotidiani, che ci ricordano continuamente della sua delicatezza…. Ed ogni problema che manifesta, giocoforza a me nasce una paura nuova… ma anche per rispetto dei suoi amichetti che sono dovuti ritornare a ricovero al Bambin Gesù, sapendo che la nostra posizione attuale è sempre migliore di altri, non voglio essere pessimista… ma ancora non sono serena e mi dispiace di scrivere sempre le stesse cose! Ed alle volte evito di raccontarle, proprio perché non riesco a raccontare sensazioni che non provo ed ancora di più mi odio, perché non riesco a godere della, sicuramente maggiore, libertà ospedaliera….”


Avevo promesso a me stessa ed anche per rispetto ai bambini che lungo il percorso non ci sono più, che li avrei onorati, rendendo la nostra vita speciale… ma non ce la faccio proprio a “sbloccarmi” da queste paure e mi ritrovo che ancora non riesco a pensare oltre il prossimo controllo, che non riesco a programmare un viaggio, a non riuscire a pensare con ottimismo…. anche se, esattamente come la pubblicità che ho visto circolare su Fb di casa Ronald, l’unico desiderio di Giada, adesso, è quella di godersi la sua scuola, la sua casetta ed ora la sua zeppolina…..”

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