Diversi sigilli sono stati apposti al lido “Sabbia d’argento”, in via Licola mare, a marina di Varcaturo. Le indagini portate avanti dalla polizia municipale, diretta dal comandante Michele Pezzullo, e dalla Guardia di Finanza, hanno portato alla stesura di verbali ammontanti a cinquemila euro per mancanza di autorizzazioni amministrative e sanitarie. I due proprietari e gestori del complesso sono stati denunciati per abusivismo edilizio e segnalati alle autorità amministrative competenti, per esercizio abusivo dell’attività ristorativa. L’attività ispettiva posta in essere ha consentito di accertare che all’interno del complesso erano stati realizzati abusivamente numerose opere e manufatti. Nello specifico sono state sottoposte a sequestro due piscine di 250 mq, realizzate senza concessioni edilizie; due manufatti di 360 mq adibiti a deposito ed edificati senza alcuna autorizzazione; 30 mini appartamenti (di 90 posti letto) realizzati abusivamente su area demaniale.
L’intero complesso turistico, esteso su un’area di 30.000 mq, per un valore complessivo stimato in circa tre milioni di euro, sarebbe risultato sprovvisto di certificazione prevenzione incendi; il ristorante, la sala ricevimenti e il bar, interni al complesso, sprovvisti delle autorizzazioni amministrative e sanitarie per poter esercitare l’attività di ristorazione e somministrazione di bevande. Il complesso aveva già subito, nel luglio scorso, il sequestro della succitata piscina realizzata, secondo gli inquirenti, abusivamente e per la quale si chiedeva un ticket d’ingresso senza la licenza. Lasciano perplessi, però, le dichiarazioni di uno dei gestori del complesso turistico-balneare, secondo cui “null’altro è stato chiuso o sigillato se non la sola piscina. Nessun sequestro è stato portato avanti a luglio. La piscina è stata chiusa solo ora”.
