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martedì, Giugno 24, 2025
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Sempre più morti tra le strade di Napoli, 88 vittime solo nel 2023

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I rapporti Aci e Istat registrano un aumento del 61% di vittime della strada in un anno.

I rapporti sui sinistri

Vittime sempre più in aumento quelle che ormai da anni occupano le strade della Campania. A dimostrarlo sono i recenti rapporti redatti da Aci e Istat, che fotografa il numero di incidenti, vittime e feriti in regione. Guida distratta, mancato rispetto dei segnali e alta velocità sono le principali cause di queste tragedie. A essere coinvolti sono soprattutto motociclisti e pedoni. La situazione è particolarmente critica nel capoluogo partenopeo: nel 2023, anno cui fa riferimento il rapporto, nella provincia ci sono stati ben 5416 incidenti che hanno provocato 7385 feriti ma soprattutto 88 morti. Di questi, 37 sono a Napoli: tre decessi al mese, un aumento del 60% rispetto all’anno precedente. Nel 2023, in totale, sono state 220 le persone morte sulle strade campane: alle 88 di Napoli, si aggiungono le 52 a Salerno, le 48 a Caserta, le 21 in provincia di Avellino e le 11 a Benevento. Sebbene nel Salernitano si sia registrata una leggera inversione di tendenza: un anno fa i morti erano stati 58.

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Il commento di Antonio Coppola

“L’altalenante andamento dell’incidentalità stradale nel comune di Napoli – afferma il Presidente dell’Automobile Club Napoli, Antonio Coppola in merito ai sinistri- evidenzia la mancanza di un’azione incisiva e costante per contrastare questa come la definisce giustamente il prefetto Michele Di Bari. Per questo motivo, occorrono maggiori sforzi nell’attività di controllo su strada per colpire i comportamenti più gravi a partire dall’uso del telefonino alla guida che è il nemico numero uno della sicurezza stradale. Ma non basta, le sanzioni oltre ad essere applicate, devono essere anche riscosse altrimenti i trasgressori continueranno a violare il Codice della strada, a mietere vittime e, restando impuniti, a costituire cattivi esempi da emulare. Non solo, ma una sanzione non riscossa priva il Comune di risorse economiche importanti da destinare alla sicurezza stradale, così come prevede l’articolo 208 del codice stradale. Sul lungo periodo, infine, occorre agire sulla cultura, con diffuse campagne di sensibilizzazione e corsi di formazione nelle scuole, così come prevedono l’articolo 230 del Codice della strada e le recenti linee guida sull’insegnamento dell’educazione civica emanate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito”.

Vittime tra i pedoni

Tra le recenti vittime investite a Napoli si ricorda Antonio Di Napoli, 74enne, travolto mentre stava attraversando la strada. Si trovava in via Cupa Cintia, a pochi passi dal centro commerciale Azzurro, quando è stato travolto da un’utilitaria che procedeva a grande velocità. Vi è poi la 19enne, Martina Guasco, che rientrava in auto con un’amica dal concerto Red Bull di Scampia di Geolier. Si ricorda poi tra le vittime di incidenti il professore universitario di 81 anni investito da uno scooter mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali rialzate al Corso Vittorio Emanuele. Valeria Vertaglio, di 43 anni, investita e uccisa da un’auto nei pressi del parcheggio Brin, dopo che aveva accompagnato i figli a scuola. Il 22 febbraio, invece, una ragazzina 12enne era stata investita sulle strisce all’uscita dalla scuola, questa volta all’altezza di piazza Mazzini, rimanendo ferita.

 

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