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FINISCE LA «BRUTTA STORIA» DI ANTONINO GATTO, SOLO VITTIMA DI UN ESTORSIONE E NON COMPLICE

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Era stato arrestato il 24 gennaio scorso dai carabinieri attraverso un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia nell’ambito di un’operazione che ha portato all’arresto di sedici persone. Antonino Gatto, 32enne di Giugliano, era stato accusato di estorsione aggravata, quindi di avere un ruolo attivo in una banda criminale legata con il clan dei Casalesi. In realtà Gatto non solo non ha mai avuto alcun legame con gli altri arrestati, ma da ulteriori indagini è emerso che Gatto era stato vittima delle estorsioni ad opera della stessa banda di malviventi. Il giudice per le indagini preliminari, vista l’assoluta innocenza del giovane, ha revocato la misura personale nei suoi confronti, consentendo al 32enne di tornare immediatamente in libertà. Finisce per Antonino Gatto l’incubo di una vicenda che lo ha visto coinvolto in una brutta storia di malavita, soprattutto quando egli era soltanto vittima e non complice di una banda criminale dedita al racket, pizzo e “cavalli di ritorno”.

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