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SAVIANO: QUI SI VINCE COL VOTO DI SCAMBIO

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Voto di scambio in Campania: per 50 euro o per un cellulare qui ci si vende anche la libertà alle urne. È la denuncia che lo scrittore Roberto Saviano lancia nel corso della trasmissione «Che tempo fa» in onda su Ratre. Al conduttore del talk show Fabio Fazio che gli chiede spiegazioni, l’autore di «Gomorra» ribadisce: «Accade soprattutto nelle periferie campane, ma è così anche in Calabria, nel Sud. Bastano poche decine di euro e si compra un consenso. C’è chi pensa ai grandi temi morali che si sentono in campagna elettorale, alle grandi discussioni: al caso Alitalia. E invece tutto si gioca sul voto di scambio. Le elezioni si vincono sempre così. È lì l’ago della bilancia». E rincara la dose: «Anche in questo nel corso degli anni c’è stata una svalutazione. In passato si offriva un posto di lavoro. Ora molto meno, può bastare un cellulare. Ma forse anche prima la compravendita avveniva a poco prezzo: Achille Lauro consegnava una scarpa prima del voto e l’altra dopo». Politica e malaffare, da sfondo l’emergenza rifiuti. Riflessioni che si dipanano durante trenta intensi minuti. Fazio parte dalle minacce scagliate nel processo ai Casalesi attraverso il messaggio letto in aula per conto del latitante Antonio Iovine e del boss Francesco Bidognetti. Minacce dure lanciate contro Saviano, la cronista del Mattino Rosaria Capacchione e l’ex pm della Dda Raffaele Cantone. E l’analisi si concentra sulle responsabilità della politica, che proprio di recente Saviano era tornato a sottolineare in due articoli scritti per Time e per l’Espresso: «I candidati sembrano aver dimenticato il problema fondamentale di questo Paese: il crimine organizzato». Un atto d’accusa rivolto ai leader nazionali, in testa Walter Veltroni. Un atto d’accusa al quale Veltroni cinque giorni fa rispondeva in una lettera inviata al Mattino ricordando l’impegno assunto dal Pd nel programma nella «lotta alla criminalità organizzata, alla mafia e alla camorra al primo posto». Più volte Saviano parla di responsabilità politiche, ma anche di collusioni. Il primo passaggio duro avviene quando si parla di rifiuti, dopo il video-choc mostrato dalla regia. E il 29enne autore di «Gomorra» dice chiaro e tondo: «C’è stata una mancanza da parte della politica e delle istituzioni. Il risultato si è visto nei Consorzi dove venivano introdotti dei personaggi non per capacità tecniche, ma per quote di appartenenza politica. Personaggi che quando si trattava di piazzare ecoballe subito avvertivano i clan per indicare i terreni prescelti e per favorire la compravendita delle aree». Saviano snocciola cifre e accuse: parla di un fatturato della camorra pari a circa 150 miliardi di euro, ricorda lo sversamento in Campania di rifiuti tossici in oltre 30 anni per una montagna alta 14mila metri e di un giro di affari che non trascura nessun settore della vita economica e finanziaria del Paese. Di qui le minacce e la ferocia della criminalità organizzata volta a difendere i propri interessi nel silenzio, cercando di isolare chi parla. Di fronte a tutto questo, Saviano segnala «l’ingenuità, la miopia, la colpevolezza» e poi ancora «l’indifferenza» nell’opinione pubblica, che avverte: «In tutte queste cose non c’è nulla di locale. La camorra riguarda tutto ciò che vesti, che bevi, che respiri». E parla di «disattenzione della politica». Fino ad arrivare al voto di scambio. Fazio ricorda l’attenzione che all’estero si è scatenata intorno al suo coraggioso capolavoro. E cita per tutti l’attenzione di Time. È qui che Saviano sferra il suo nuovo atto d’accusa verso la politica. Parla di compravendita di voti in Campania. Le conclusioni sono affidate alla poesia. Fazio chiede a Saviano il senso di questa esistenza vissuta sotto scorta. Saviano non nasconde le difficoltà, ma spiega: «Volevo fare lo scrittore, credo nelle parole: è l’unico modo per difendere la mia anima». E cita lo scrittore russo Varlam Shalamov, che nel racconto dal titolo «Le protesi» fa dire al protagonista: «No, la mia anima non ve la do».

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CORRADO CASTIGLIONE
Il Mattino il 31/03/08

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