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SUONNO D’AJERE

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Sabato 5 e Domenica 6 Aprile va in scena il Laboratorio Teatrale
Ricomincia da tre! Quale migliore citazione se non questa, presa da uno dei film del grande Massimo Troisi, può rendere l’idea di quanta trepidazione e attesa c’è per la terza edizione del saggio dei partecipanti al Laboratorio Teatrale. Infatti, anche quest’anno si rinnova questo piacevole appuntamento con lo spettacolo “Suonno d’ajere”, un viaggio nella Napoli di ieri e dei giorni nostri, tra le sue mille bellezze e contraddizioni, realizzato e diretto da Mimmo Cacciapuoti e Flora Ciccarelli. A questi ultimi va anche ascritto il merito di portare avanti, settimanalmente, il programma d’apprendimento delle varie tecniche teatrali, che costituiscono il cuore del Laboratorio, con grande impegno e passione. Quindi tutta la mole di lavoro, svolto durante questi mesi nelle varie lezioni di dizione, recitazione, canto, movimento scenico, improvvisazione, interpretazione drammatica, comica, ecc. non poteva non convogliare in una rappresentazione finale che porterà i partecipanti alla prova del fuoco, vale a dire a cercare di dominare l’emozione che è provocata dalla presenza del pubblico e dal calcare le tavole del palcoscenico. Abbiamo poi fatto ai responsabili del Laboratorio Teatrale alcune domande inerenti allo stesso e alla manifestazione che si svolgerà nel teatrino parrocchiale:
– Come mai è stato scelto questo nome, ”Suonno d’ajere”, per lo spettacolo?
Flora: “Perché il saggio vuol rappresentare un viaggio nel tempo, tra la Napoli di una volta e quella dei giorni nostri e soprattutto perché vogliamo valorizzare la tradizione classica partenopea tanto bistrattata da questa cultura moderna che facilmente dimentica le proprie origini”.
Mimmo: “Vorrei anche aggiungere che il titolo ricalca quello di una bellissima canzone di un napoletano doc, Pino Daniele, che si sposa benissimo con l’essenza del nostro spettacolo”.
– Cosa vuol comunicare il saggio alle persone che vi assisteranno e agli stessi ragazzi che vi partecipano?
Flora: “Vogliamo far capire alla gente che tutti possono mettersi in discussione e riscoprire lati nascosti del proprio carattere”.
Mimmo: “Per i ragazzi poi è un’ottima terapia che aiuta a vincere l’emozione e la timidezza”.
– Quale è il vostro stato d’animo nei confronti di quest’ennesima avventura che sta per concludersi, in poche parole cosa lascerà dentro di voi il Laboratorio Teatrale 2003?
Flora: “Penso di parlare anche a nome di Mimmo quando affermo che quello che resterà dentro di noi è una grande soddisfazione, perché ci siamo resi conto che i nostri sacrifici hanno portato dei frutti e soprattutto perché ogni singola persona, che ha intrapreso questo viaggio con noi, ci ha trasmesso tanto interiormente”.
Mimmo: “Concordo pienamente con quanto detto da Flora e ci riteniamo davvero fortunati, sia dal punto di vista umano che per quanto riguarda l’impegno dimostrato durante tutto il percorso formativo del Laboratorio”.
– Per finire date un motivo per cui è indispensabile non mancare allo spettacolo del 5 e 6 Aprile:
Flora: “Perché i ragazzi se lo meritano, perché è un bellissimo spettacolo e anche perché…”
Mimmo: “…comunque vada sarà un successo!”
Visti i presupposti, credo non vogliate perdervi quest’altra, splendida iniziativa della nostra associazione e vi invitiamo a prenotare il vostro posto nel teatrino parrocchiale rivolgendovi in parrocchia o direttamente sul nostro sito: www.associazionearatro.it alla sezione Laboratorio Teatrale dove troverete tutte le informazioni in merito.
Allora affrettatevi e non fate mancare la vostra presenza.

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