sabato, Luglio 19, 2025
HomeCronacaAGGUATO A CASAL DI PRINCIPE, UCCISO IL COLLABORATORE DI GIUSTIZIA MICHELE ORSI

AGGUATO A CASAL DI PRINCIPE, UCCISO IL COLLABORATORE DI GIUSTIZIA MICHELE ORSI

Michele Orsi, 47 anni, è stato ucciso a colpi di pistola ieri, in pieno giorno, a Casal di Principe, in provincia di Caserta. Giovedì prossimo avrebbe dovuto testimoniare in aula, nel processo che punta a estirpare le infiltrazioni camorristiche nel settore della spazzatura casertana. Orsi era titolare, insieme al fratello, di un’azienza specializzata nello raccolta dei rifiuti e l’anno scorso era finito in manette insieme ad altre sette persone in un’inchiesta coordinata dalla Dda di Napoli e da qualche mese aveva cominciato a raccontare ai magistrati i rapporti tra camorra e politica e i loro affari nel ciclo dello smaltimento dei rifiuti. A chiudergli la bocca sono stati i sicari dei casalesi.

Michele Orsi aveva risposto alle domande del giudice durante l’udienza preliminare, e aveva fatto dichiarazioni accusatorie, ricostruendo il sistema politico-camorristico che vi sarebbe dietro lo smaltimento dei rifiuti in Campania. Nelle scorse settimane l’imprenditore aveva già subito le prime intimidazioni: ignoti avevano sparato colpi di pistola alla porta d’ingresso della sua abitazione. Orsi avrebbe dovuto deporre giovedì prossimo in un altro processo, sempre sulle irregolarità dello smaltimento dei rifiuti, i cui imputati sono però a piede libero.

I “casalesi” sono in piena attività e lo dimostrano i raid degli ultimi giorni che puntano a fermare i collaboratori di giustizia che, negli ultimi tempi, minano gli interessi del gruppo criminale. Il ferimento di Francesca Carrino, nipote di Anna Carrino, collaboratrice di giustizia, a Villaricca e l’omicidio di Michele Orsi è la dimostrazione che il clan non intende subire passivamente l’azione dei pentiti e della magistratura. E’ l’avvicinarsi della conclusione del secondo grado del processo “Spartacus”, il motivo per cui i casalesi ”alzano il tiro” ed uccidono a ripetizione, secondo Roberto Saviano, l’ormai famoso autore di ‘Gomorra’, intervistato dal Tg1 sull’uccisione di Michele Orsi, oggi a Casal di Principe. Il processo ‘Spartacus’ ha detto Saviano ”per la camorra e’ come il maxiprocesso di Falcone e Borsellino a Cosa Nostra”.

«L’omicidio di Michele Orsi rappresenta un salto di qualità della strategia dei Casalesi di attacco ai soggetti che collaborano per contrastare i clan» ha detto il procuratore aggiunto di Napoli Franco Roberti, coordinatore della Direzione distrettuale antimafia.

«Gli omicidi eseguiti dai Casalesi negli ultimi tempi sono tutti molto gravi, ma, se è possibile fare una graduatoria, si può affermare che quello avvenuto oggi è di una gravità inaudita – ha detto Roberti – Orsi «stava offrendo una collaborazione importante agli inquirenti. Anche se non si può definire un “pentito” in senso tecnico, era un imprenditore che con le sue ammissioni e le sue rivelazioni stava dando un contributo forte. Adesso più che mai diventa importantissimo la cattura dei latitanti, come Zagaria, Iovine e altri, che stanno sparando. Abbiamo bisogno di più uomini e più mezzi. Confidiamo in un sostegno da parte del Capo dello Stato, che si è sempre dimostrato sensibile al tema della lotta alla criminalità organizzata».

«La situazione di pericolo di Orsi – spiegano i magistrati antimafia – era stata segnalata della Dda alla prefettura e agli organi di polizia dopo l’episodio, avvenuto nelle scorse settimane, dei colpi di pistola contro la porta di casa di Orsi».