Il piano casa annunciato dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, potrebbe provocare effetti anche nella lotta che il Comitato Antiabbattimenti sta portando avanti nel giuglianese per vedere salvate le 800 abitazioni abusive destinatarie di ordinanze di demolizioni “Ci appelliamo al Presidente Berlusconi affinchè tenga a cuore la nostra situazione” – afferma Gennaro Di Girolamo, portavoce degli abusivi. “Con questo suo annuncio del piano casa nasce una nuova speranza per tutte quelle persone che hanno sì violato la legge ma non per speculare ma solo per dare un tetto ai suoi figli. Gran parte degli abusi commessi è definibile di ‘necessità’, a differenza dei grossi speculatori che hanno cementificato le spiagge, il demanio, suoli soggetti a vincoli paesaggistici, ambientali e storici”. Il progetto di legge del governo Berlusconi non dovrebbe avere tempi troppo lunghi, soprattutto se si dovesse scegliere la strada del decreto legge. Per questo il Comitato chiede un periodo di pausa agli organi della task force che si stanno occupando della questione abusivismo per verificare quelli che potrebbero essere gli effetti immediati del piano casa nella terza città della Campania “Chiediamo alla prefettura, alla magistratura, all’Esercito, al comune di Giugliano ed alla regione Campania di riflettere prima di procedere nelle demolizioni. In particolare – continua Di Girolamo – visto che dovranno essere le regioni ad approvare questo piano casa, ci aspettiamo un segnale di apertura e di comprensione da parte degli organi regionali. Se proprio si vuol procedere negli abbattimenti che si cominci da quei manufatti che in nessun modo possono essere condonati”.
Nel fine settimana l’incontro con il magistrato firmatario delle ordinanze di sgombero.
Doveva tenersi nella giornata di ieri l’incontro tra il portavoce del Comitato Antiabbattimenti, Gennaro Di Girolamo, ed il Procuratore Aggiunto del Tribunale di Napoli, Aldo De Chiara, il magistrato che ha firmato le ordinanze di sgombero ed i conseguenti abbattimenti degli 800 immobili abusivi scoperti nel territorio giuglianese. L’appuntamento è stato però spostato nel fine settimana, quando Di Girolamo consegnerà al magistrato le oltre 4mila firme fino ad ora raccolte a sostegno della loro lotta, attraverso i gazebo posizionati sia al centro storico che lungo la fascia costiera. Nell’ultimo week-end, però, l’amministrazione comunale ha vietato al Comitato di scendere in piazza, non autorizzando l’installazione dei gazebo. “Ci hanno detto che ci volevano alcuni giorni per avere l’autorizzazione e che noi l’abbiamo chiesta in ritardo quindi abbiamo desistito, anche per non creare ulteriori polemiche” – afferma il portavoce degli abusivi – . Non si arrendano alle demolizioni, dunque, i proprietari degli immobili abusivi, ai quali sono state notificate le ordinanze di abbattimento dei propri manufatti, che da due mesi stanno cercando in tutti i modi di salvare le proprie case dalle demolizioni. Annunciano, infatti, nuovi appuntamenti con i gazebo “Continueremo anche le prossima settimane a protestare pacificamente contro gli sgomberi e gli abbattimenti. Dopo le oltre tremila firme raccolte la settimana scorsa a piazza Municipio ed in via San Nullo, a Licola – dichiara Di Girolamo – avevamo intenzione di spostarci con la petizione nella zona di Varcaturo e lago Patria, dove sono sicuro che ci sono parecchie persone pronte ad appoggiarci e che non conosco ancora l’esistenza del comitato. Spero che la prossima settimana ci consentano di scendere in piazza per raccogliere firme di consenso popolare. Tutte le firme fino ad ora raccolte ci hanno confermato che il fenomeno abusivismo edilizio nella terza città della Campania non può essere relegato ai soli 800 immobili fino ad ora individuati, ma va ben oltre a quello che ci vogliono far credere”. Intanto gli abusivi aspettano l’incontro con il magistrato De Chiara “Chiederemo la sospensione degli sgomberi e delle ordinanze di abbattimento, a cominciare a quelle di via Rannola. Ci avevano promesso che prima ricominciare con gli abbattimenti sarebbe stata effettuata la mappatura dell’intero territorio, ed ora non debbono venire meno agli impegni presi. Intanto – continua il portavoce degli abusivi – aspettiamo la risposta da parte del Comune riguardo la nostra richiesta di poter accedere ai documenti riguardanti i sequestri effettuati dal 1984 ad oggi. Se entro trenta giorni la commissione d’accesso non dovesse darci parere favorevole ci muoveremo su altre strade”. Il portavoce del Comitato chiarisce delle voci riguardanti l’attività del Comitato. Sembra, infatti, che negli ultimi tempi siano aumentate le denunce e le segnalazioni di manufatti abusivi in corso di realizzazione, e molte recherebbero la firma proprio di Gennaro di Girolamo, che nega però ogni responsabilità “Questa notizia è assolutamente falsa. E’ stata messa in giro da qualcuno che vuole destabilizzarci”.