Via libera dal consiglio regionale agli ordini del giorno contro l’abbattimento delle case abusive: l’aula, senza che fosse presente un solo assessore al momento del voto, ha approvato a maggioranza i due documenti presentati da Domenico De Siano e Fulvio Martusciello e da Pietro Diodato, tutti del Pdl. Con il primo ordine del giorno, ha spiegato De Siano, si vuole promuovere un «tavolo istituzionale con le autorità giudiziarie e gli enti locali per stabilire un elenco di priorità per quanto riguarda gli abbattimenti». Inoltre, si sollecita il governo a riproporre l’emendamento anti-ruspe e a estendere il condono edilizio del marzo 2003 alle zone sottoposte a vincolo paesaggistico. Il secondo ordine del giorno prevede di sospendere le demolizioni fino al 30 giugno 2011 per i fabbricati destinati a prima abitazione. «La Regione e molti Comuni – ha detto Diodato – sono stati amministrati dal centrosinistra che non ha messo in campo alcun controllo contro gli abusi e contro le connivenze con la criminalità. Gli unici a pagare sono i cittadini che per la incapacità amministrativa dei Comuni hanno commesso abusi di necessità».
L’opposizione ha contestato gli ordini del giorno chiedendo che la questione fosse rimessa alla commissione Urbanistica. Ma la proposta è stata bocciata («è giusto che ad esprimersi sia l’aula», ha detto il capogruppo del Pdl Fulvio Martusciello). «I ripetuti condoni hanno devastato il territorio – ha sottolineato Dario Barbirotti dell’Italia dei valori – e hanno affermato un principio di illegalità». Per Eduardo Giordano, capogruppo dell’Idv, «l’ordine del giorno proposto non distingue la posizione di coloro che hanno commesso abusi di necessità e coloro che hanno costruito ville e palazzi abusivi a fini di lucro». L’Idv, il Pd e il Pse per protesta hanno abbandonato l’aula. «Il nostro obiettivo era quello di non penalizzare le comunità cercando forme di tutela per coloro che hanno costruito abusivamente per necessità – ha spiegato Giuseppe Russo, capogruppo del Pd – ma senza devastare il territorio e senza avallare la cultura dell’illegalità» Attacca il centrodestra anche il vicecapogruppo Lello Topo. Siamo disponibili, entro certi limiti, a discutere su tutela della prima casa e degli edifici adibiti ad attività produttive. Ma – ha osservato – se il centrodestra continua così farà abbattere anche le prime case».
Ad alimentare la protesta dell’opposizione è stata anche l’assenza in aula degli assessori. Quando gli ordini del giorno sono stati votati i banchi della giunta erano desolatamente vuoti. «Siamo di fronte alla mancanza non solo del rispetto dell’aula – ha denunciato Antonio Marciano del Pd – ma ciò che è grave è l’assenza di qualsiasi politica del territorio, di tutela e valorizzazione del paesaggio e della sicurezza per i cittadini». Anche Corrado Gabriele ha stigmatizzato l’assenza degli assessori. «L’ex presidente Lonardo – ha detto – avrebbe sicuramente avuto la sensibilità di sospendere la discussione».
La linea anti-ruspe dalla maggioranza è criticata anche da Legambiente. «E’ un pessimo segnale. Così il governo regionale scopre le carte», ha commentato il presidente Michele Buonomo. (p.mai Il Mattino il 01/07/2010)