Home Cronaca Rapina a Casandrino, presi tre giovani

Rapina a Casandrino, presi tre giovani

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CASANDRINO – Serata «brava» di 3 giovani, che giocano a fare i rapinatori: identificati dalla vittima, vengono arrestati. Saranno processati per direttissima in giornata. L’altra sera tre giovani, di cui uno minorenne, a bordo di Fiat Bravo chiedono all’addetto al distributore, un cittadino straniero, presso l’hotel Pamagiu di fare benzina. Hanno solo venti euro, ma chiedono carburante per 30. Solo qualche battuta, poi scappano. Fanno ritorno verso le 21 e 30, e si fanno consegnare l’incasso dall’extracomunitario, circa 300 euro e il telefonino. La vittima annota i numeri di targa dell’auto, chiama i carabinieri di Grumo Nevano, agli ordini del comandante Antonino Bruno. Ai terminali la targa non risulta tra quelle rubate. L’indagine assume subito una svolta decisiva. I militari si recano all’indirizzo del proprietario della Fiat Bravo, residente a Sant’Antimo. Non è in casa. I familiari confermano che è fuori con amici. Li attendono. Il primo a fare ritorno a casa è il minorenne, G.D. 17 anni, che subito confessa la rapina. È incensurato come A.T., classe 1974. Subito dopo viene identificato anche D.C. 24 anni, qualche precedente a suo carico.
La vittima riconosce i suoi aggressori, il telefonino viene rinvenuto nell’auto. Per i tre scatta l’accusa di rapina. Il minorenne viene accompagnato al Centro di prima accoglienza dei Colli Aminei, i suoi complici verranno sottoposti a rito per direttissima in giornata. Sempre i carabinieri hanno arrestato a Grumo Nevano con l’accusa di rissa, resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale, tre componenti della stessa famiglia, padre e due figli. Tutto ha inizio in via Rimembranza. Una pattuglia di carabinieri in borghese in servizio di prevenzione (è la giornata della fiera settimanale) ferma un giovane, G.A., 24 anni che dà in escandescenza, reagendo ai militari. Subito dopo interviene il fratello, A.A. 29 anni, che ha un esercizio commerciale lì vicino, infine il padre V.A. 61 anni. Diventa una vera e propria rissa, i militari sono costretti a farsi medicare al pronto soccorso, i tre invece finiscono in manette.


g.m. – Il MATTINO 21 NOVEMBRE 2003

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