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Licola, torna mattone selvaggio

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PALAZZINE E VILLETTE AL POSTO DEI FRUTTETI: NUOVO BOOM DOPO L’ANNUNCIO DEL CONDONO



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Abusi edilizi: forze dell’ordine e voli aerei per passare ai raggi X il territorio di Giugliano. Lo scopo è quello di contrastare il fenomeno della speculazione, che ha subìto un’accelerata dopo il decretone sul condono firmato dal governo. I più furbi, insomma, stanno tentando di completare le costruzioni per farle rientrare tra quelle condonabili, fidando sulla vastità del territorio e la presenza di una vegetazione piuttosto folta. Spesso all’individuazione degli illeciti contribuiscono anche i cittadini. L’ultima segnalazione in via Vicinale Ficocelle sulla fascia costiera, a Licola, nei pressi del Magic World e di fronte alla frequentatissimi discoteca Impero 2, dove nel giro di poche settimane al posto degli alberi di albicocche e di un rudere di due stanze abbandonato, squallido ritrovo di tossicodipendenti, sono sorti una villa e due palazzine. Poco più avanti, lungo la stessa strada, è stata realizzata a tempo di record una palazzina di tre piani, ancora grezza e senza balconi, e di fronte ce n’è un’altra in costruzione, sono già state poste le fondamenta.
Per porre fine a questa cementificazione selvaggia il sindaco di Giugliano, Francesco Taglialatela, e la sua giunta hanno affidato a una ditta l’aggiornamento dell’aerofotogrammetria, uno strumento che permette di fotografare dall’alto i 94 chilometri quadrati del territorio. Così, con un investimento di 40 mila euro, si tenterà di impedire il condono di abusi compiuti dopo il termine consentito dalla legge. Il primo volo dell’aereo, dicono dall´ufficio tecnico comunale, è previsto per i primi giorni della settimana prossima. «Con l’aggiornamento della cartografia, datata maggio duemila – spiega l’assessore all’urbanistica, Emanuele D’Alterio – potremo presentare la prova contraria a quanti tenteranno di condonare degli abusi successivi. In più abbiamo chiesto il potenziamento dei controlli da terra grazie alla collaborazione tra vigili urbani e forze dell’ordine». Carabinieri e polizia affiancheranno infatti i caschi bianchi nei loro controlli.
È una battaglia impari, e nè gli amministratori nè i tecnici si nascondono le difficoltà. Ma la guardia resta alta. Le segnalazioni arrivate al comando di polizia municipale di Giugliano, diretto dal maggiore Umberto Nannini, sono numerose. Nella mappa dell’illegalità c’è anche la circumvallazione esterna. Zone in cui nei mesi scorsi sono scattati un centinaio di sequestri. La vicenda si intreccia anche con gli ordini di abbattimento dei manufatti abusivi sui suoli ex Onc che periodicamente arrivano dalla Procura, ma che, di proroga in proroga, non vengono mai eseguiti. Non si abbatte e si continua a costruire. Negli ultimi quattro anni a Giugliano le ruspe sono entrate in azione solo per mandare giù tre manufatti, tra questi uno in via Ripuaria, realizzato in violazione di un vincolo militare. Nel Giuglianese giacciono in attesa di essere esaminate almeno 15mila pratiche per i vecchi condoni.
«Le ultime scoperte confermano, purtroppo, quanto avevamo ipotizzato: il condono proposto da questo governo ha innescato un perverso meccanismo di scempio del territorio. Qui siamo dinanzi a una speculazione edilizia spaventosa, difficile anche da tenere sotto controllo», accusa Andrea Cozzolino, consigliere regionale dei Democratici di Sinistra e vicepresidente della Commissione Bilancio in Consiglio Regionale della Campania, di fronte alla notizia di nuove costruzioni sorte negli ultimi due mesi a Licola. «Quella alla speculazione – dice Cozzolino – è una guerra dura da combattere se continua a diffondersi quel senso generale di impunità che c’è nel Paese. La Regione Campania – sottolinea Cozzolino – è intervenuta opponendosi al condono che non avrà effetto sul nostro territorio, il sindaco Tagliatatela aveva chiesto un mese fa un maggiore controllo del vastissimo territorio alle forze dell’ordine. Eppure, da quel che molti cittadini segnalano, dopo l’estate si è scatenata una corsa all’edificazione selvaggia».



TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 1 NOVEMBRE 2003

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