Home Cronaca Ambiente e rifiuti, un convegno a Villaricca

Ambiente e rifiuti, un convegno a Villaricca

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ


VILLARICCA. “Ambiente e rifiuti, quale impatto sulla qualità della vita”. Se ne discute oggi pomeriggio all’Ali (Associazione Libera Italiana), presso la sede di via Genovesi, a Villaricca. Intervengono Antonio Pompili (direttore operativo della Fibe, la società che gestisce gli impianti di smaltimento in Campania), Giulio Facchi (subcommissario di governo all’emergenza rifiuti), Antonio Toschi (direttore generale dell’Arpac), Raffaele Del Giudice (dirigente regionale di Legambiente) e Pietro Ceratro (direttore generale dell’Asl Napoli 2). Moderano il dibattito Tonia Limatola e Luigi Galluccio. Saranno inoltre presenti i setti sindaci del Giuglianese: Francesco Taglialatela (Giugliano), Mauro Bertini (Marano), Raffaele Topo (Villaricca), Michele Schiano di Visconti (Qualiano), Giacomo Pirozzi (Calvizzano), Daniele Palumbo (Mugnano) e Giampiero Di Gennaro (Melito). Il convegno è organizzato in collaborazione con “AbbìAbbè”, settimanale politico del Giuglianese, e “Periferia”, mensile d’informazione su Napoli nord. I lavori dell’incontro saranno inoltre ripresi dalle telecamere di “Tele Club Italia”.



Quella dell’ambiente è una piaga di vecchia data, per il Giuglianese. Ma anche di scottante attualità. Appena due giorni fa sono state arrestate 19 persone per traffico illecito di rifiuti dal nord Italia. In manette sono finiti imprenditori, professionisti, i dirigenti di diverse ditte di smaltimento, tra cui la “Nuova Esa srl” di Milano. I camion di rifiuti (tossici, speciali, ma anche urbani) partivano dalla Lombardia, e concludevano la loro corsa a Licola, sul litorale domizio, in una discarica dove in realtà si sarebbe dovuti sversare soltanto materiali utili alla riconversione ambientale: terricci, radici e quant’altro potesse agevolare la crescita di piante ed erba. E’ il nuovo volto dell’ecomafia, un fenomeno troppo spesso sottovalutato, che ai profitti derivati dall’abusivismo edilizio ha affiancato quelli derivati dal traffico illegale del pattume. Il Giuglianese è il simbolo di questo affare criminale. Qui, tra Qualiano e Casal di Principe, nella terra d’origine dell’ecomafia, i rifiuti sono l’industria trainante. L’elenco è lungo: discariche legali, centinaia di sversatoi abusivi, roghi alla diossina, cave per l’estrazione abusiva di pozzolana riutilizzate dai clan per smaltire rifiuti tossici.

PUBBLICITÀ



UGO FERRERO

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ
Exit mobile version