Home Cultura Agorà Jazz Festival: tutto pronto per la tre giorni musicale

Agorà Jazz Festival: tutto pronto per la tre giorni musicale

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Tutto pronto per la seconda edizione dell’Agorà Jazz Festival. La città di Giugliano si apre alla musica, nel cuore del suo centro storico, in piazza Matteotti. Dal 10 al 12 giugno la kermesse vedrà alternarsi sul palco diversi artisti che regaleranno al pubblico la loro musica. Come lo scorso anno la giuria del Jazz Festival darà la possibilità ad un gruppo, tra i partecipanti, di rappresentare la kermesse giuglianese al Mei (meeting etichette indipendenti) del prossimo novembre a Faenza. Diverse, però, le novità in questo secondo anno di Jazz giuglianese. A partire dal palco, una piccola arena con trecento posti a sedere, «realizzata in ‘semi chiuso’ per garantire-spiegano gli organizzatori- una migliore visione del festival». Diversi, inoltre, gli ospiti d’onore che quest’anno impreziosiranno ciascuna delle tre serate. Ad inaugurare il parterre d’eccezione sarà, venerdì 10 giugno, Max Puglia, noto jazzista napoletano di fama internazionale. A seguire i Carditown blues band diretti dal maestro Mario Insenga. In gara, per la prima serata i Falando de bossa, la Joe De Marco Band e l’E.S.P. Quartet. La serata dell’11 giugno inizierà con i Quotati in Bossa, cui seguirà l’Alessandro Liccardo Trio, i Garua e gli SbirroFunk. Ospiti d’onore per sabato 11 giugno gli Uem blues band, una band composta da giovani giornalisti che si sono ritrovati uniti dalla passione per la musica, e per il blues in particolare, che da qualche tempo li ha portati a suonare insieme e a scrivere pezzi propri. L’ultima serata della kermesse dedicata alla musica ospiterà l’argentino Diego Moreno, il cui tango scugnizzo (caratterizzato dal matrimonio tra canzoni napoletane e ritmo tangero) è stato dichiarato “d’interesse culturale” ed è stato patrocinato dalla Ambasciata Argentina in Italia. Saranno in gara, per l’ultima serata i Cepram diretti da Luciano Nini, Simona De Rosa, gli Amigdala prog e Gabriel D’Ario Countryo. Non solo jazz, quindi, ma anche un viaggio musicale in Brasile ed in Argentina, passando per le sonorità tipiche di Napoli.Un appuntamento da non perdere.
(C.S.)

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