GIUGLIANO. I carabinieri del Nucleo Operativo del Reparto Territoriale di Castello di Cisterna, agli ordini dl capitano Fabio Cagnazzo hanno catturato a Formia il latitante Stefano Ronga, 24 anni, residente a Sant’Antimo, gia’ noto alle forze dell’ordine e latitante da circa tre anni. Ronga e’ considerato elemento di spicco del clan camorristico dei ”Ranucci” operante a Sant’Antimo e nei comuni limitrofi ed e’ nipote del defunto boss Geremia Ranucci ‘o cornutiello’ e degli attuali reggenti dellorganizzazione criminale Antimo ‘mimmotto’ e Raffaele ‘ o mariuolo’.
Ronga era ricercato dalla sera del 28 aprile 2001 quando in via Oasi del Sacro Cuore di Giugliano in Campania aveva rapinato un elettrauto 29enne del luogo della sua Alfa Romeo 155 esplodendogli contro due colpi di pistola, uno dei quali mortale, quando la vittima aveva cercato di difendere l’auto appena acquistata ed era stato per questo fatto processato e condannato in contumacia il 26 giugno 2003 a 24 anni di reclusione per omicidio a scopo di rapina e detenzione e porto illegale di armi.
I carabinieri che lo ricercavano incessantemente hanno scoperto il suo rifugio: da dicembre aveva affittato sotto falso nome un bilocale al secondo piano di un piccolo stabile in piazza Sant’Erasmo di Formia. I militari dell’Arma comandati dal capitano Cristiano Tomassini hanno fatto irruzione nella casa trovandola vuota ma c’erano tracce della sua presenza: la caffettiera ancora calda, una tazzina usata da poco e, sul comodino, la foto della moglie e dei due figli, un maschietto di due anni ed una femminuccia di 6.
Immediatamente sono scattate le ricerche nel centro di Formia. L’uomo e’ stato trovato e bloccato mentre stava passeggiando. Per evitare l’arresto ha mostrato ai militari dell’Arma un documento falso, la carta di identita’ di un’altra persona sulla quale era stata messa la sua foto.
