mercoledì, Agosto 13, 2025
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Il maxi emendamento riforma della giustizia

L’associazione italiana giovani avvocati sezione di Giugliano, presieduta dall’avv. Salvatore Nasti, ha risposto per prima all’appello dell’ordine degli avvocati e dell’Oua. In una riunione indetta dal presidente Francesco Caia presso la sede istituzionale del centro direzionale si è svolto un consiglio dell’ordine allargato alle associazioni territoriali. L’aiga e l’associazione forense maranese Luigi Palumbo, diretta dall’avv. Donato Minicozzi, hanno risposto immediatamente alla sollecitazione convocando una assemblea degli iscritti e dell’avvocatura per la data del 18 novembre 2011, presso il giudice di pace di Marano. Con l’ultima manovra in parte sono state confermate le norme emanate in agosto scorso ed in parte introdotte di nuove anche con riferimento al procedimento civile. Con la legge di stabilità si è avuto un ulteriore aumento delle spese per i ricorsi per cassazione e stabilito la inappellabilità di alcune decisioni in primo grado. Addirittura con un Decreto del Ministero della Giustizia dal 14 novembre 2011 si dispone che si dovranno riformare gli ordini professionali verso la liberalizzazione in genere oltre alla già decisa delega al governo per la chiusura e rideterminazione dei cosiddetti uffici giudiziari minori. Francesco Caia ha chiesto una “disobbedienza civile”. Le attività che si dovranno intraprendere saranno stabilite nella assise nazionale che ci vede impegnati a Roma il prossimo 25 e 26 novembre alla VII conferenza nazionale dell’avvocatura. Ovvero le rappresentanze dell’avvocatura in sede istituzionale (OUA e CNF) insieme alla Cassa forense si confrontano sul peso e contenuti della riforma. Si discuterà anche delle forme di protesta da adottare: astensione dalle udienze civili e penali, consegna dei tesserini di iscrizione all’ordine, di presenza continua e perpetua innanzi le sedi istituzionali e quanto è necessario per far comprendere la gravità della situazione a tutti i cittadini.
Questa volta l’avvocatura nazionale è unanime e compatta. La norma apre le società di capitali all’avvocatura. Ciò vuol dire che chiunque con capitali può costituire società con un avvocato che può svolgere attività forense con lo stesso avvocato che magari abbia una quota minima di capitale. Si comprende bene che la posizione dell’avvocato è sicuramente condizionata dal soggetto che investe e praticamente deve rispondere alle logiche capitalistiche e non di rispetto del mandato del cliente. Era previsto e non è stata compresa la possibilità di condanna di euro 10mila nel caso di rigetto della sospensione della sentenza di primo grado anche per le cause di lavoro; così non è passato un altro aumento del contributo unificato ovvero delle spese di giustizia. Ebbene Caia così si è espresso è un attacco al sistema “giustizia” in quanto la riforma , passando attraverso il ceto forense prende di mira il cittadino. Queste misure vengono fatte passare per norme a favore dei cittadini e dell’occupazione dei giovani. Ribadiamo che non è così. Non si vuole difendere proprie posizioni o privilegi ,che non ci sono e non sono mai esistiti in quanto sempre retti dalle leggi del mercato e della clientela, ma far capire che la conciliazione obbligatoria non è voluta dall’Europa contrariamente a quanto vogliono farci credere . La conciliazione , già entrata in vigore per molte materie, dal marzo 2012 sarà obbligatoria anche per il risarcimento danni e le materie condominiali . Si consideri che la conciliazione ha costi enormi ed è prevalentemente gestita da società di capitali composta da privati con costi elevati tanto da far propendere per la rinunzia alle cause di maggior valore.
Venerdi 18 novembre 2011 presso il giudice di pace di Marano si è tenuto l’incontro con tutti gli iscritti e la classe forense locale con le associazioni di categoria del territorio per discutere dei limiti di tale normativa e la possibilità di ricorrere al giudice di pace per il tentativo di conciliazione ed è regolato dalle norme del codice di procedure civile ed è gratuito. Relatrice la dott.ssa Margherita Morelli autrice di un testo sulla materia. In tale occasione vi è stata la presentazione del presidente dell’ordine Francesco Caia sulle riflessioni e le determinazioni che porterà l’ordine di Napoli a Roma al congresso organizzato dall’OUA (Organismo Unitario Avvocatura) e C. N.F. ( Consiglio Nazionale Forense). All’incontro ad illustrare la attuale situazione presente l’avv. Gianfranco Mallardo, coordinatore commissione novità legislative, che sta portando avanti una serrata contestazione e studio sulle ultime evoluzioni legislative e l’avv. Armando Rossi coordinatore della commissione giudice di pace. Presenti i consiglieri dell’ordine avv.ti Arturo Froio, Maurizio Bianco, Salvatore Impradice, Flavio Zanchini, Deosdeo Litterio Tutti insieme, saremo presenti a Roma nella sede nazionale per stabilire le iniziative da intraprendere per far comprendere la realtà delle cose e soprattutto che si sta formando una giustizia per soli ricchi preclusa al normale cittadino che dovrà dora in poi ricorrere alla conciliazione pagare e poi al giudice pagando ancora.

Comunicato stampa
Avv. Salvatore Nasti
Presidente aiga giugliano