Intercettazioni telefoniche, riscontri, acquisizione di documentazione presso gli uffici della motorizzazione civile di Napoli, perquisizioni e sequestri: 12 arresti e tre obblighi di firma. Questo è il risultato delle inchieste coordinata dal pool di pm della procura di Napoli che fa capo aggiunto Nunzio Fragliasso. Le indagini, partite due anni fa con una denuncia partita da Busto Arsizio e ha condotto fino a diversi comuni a nord di Napoli. Secondo la procura di Napoli, Domenico Silvestre utilizzava gli uffici dell’autoscuola per concedere patenti senza che esistessero i requisiti legali per ottenerla. Dava direttive in ordine ai tempi e alle modalità di predisposizione delle false pratiche, organizzava una fitta rete di soggetti che individuavano i possibili beneficiari delle false patenti e collaborava per la predisposizione di false documentazioni. Ma si potrebbe allargare l’inchiesta che vede coinvolti i titolari di scuole guida, ingegneri e dipendenti della motorizzazione civile di Napoli per il rilascio di patenti ‘facili’ Secondo la procura di Napoli il ‘modus operandi’ della scuola guida di Domenico Silvestre sarebbe molto più esteso. Sarebbero
almeno una dozzina le autoscuole della provincia di Napoli, ma anche alcune nel nord Italia, coinvolte in una seconda tranche
certificati medici e richieste dì cambi di residenze. Ad essere coinvolti anche persone che o perché stranieri o perché privi delle condizioni psico fisiche richieste per il rilascio del certificato di abilitazione alla guida o semplicemente per ottenere il titolo senza alcuno sforzo o impegno, concludevano veri e propri accordi corruttivi finalizzati al rilascio dell’aspirata parente di guida. Il tutto però, avveniva, dietro pagamento di una significativa somma di denaro, senza sostenere la prova o , comunque, sostenendone una che grazie all’aiuto compiacente esaminatore pubblico si rivelava una finzione. Il sistema era ben organizzato in ogni dettaglio. Silvestre, con i collaboratori, aveva anche degli esaminatori compiacenti, alla Motorizzazione e se non ce n’erano evitava di far presentare il suo candidato in attesa di una nomina a lui gradita. Uno spaccato di corruzione all’interno degli uffici della Motorizzazione Civile di Napoli, che vede coinvolti non solo il titolare della scuola guida di Villaricca ed il suo staff ma anche il titolare di un’altra scuola guida operante in un’altra regione ed i pubblici uffici ché lavorano nell’ufficio pubblico napoletano della Motorizzazione Civile. La patente di guida costava tra i duemila e i tremila euro, senza sostenere nè i corsi nè l’esame, e poteva essere conseguita anche da chi non conosceva l’italiano perché immigrato da poco, da chi aveva problemi con la lettura o fisici, ma anche da chi non intendeva frequentare lezioni. Una vera e propria organizzazione che per il momento sembra aver ramificato il suo ‘modus operandi’ un po’ ovunque. Ora le indagini dovranno chiarire chi e quanti altri sono implicati in questa organizzazione, che ha regalato patenti a che non ha i requisiti idonei alla guida.