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KILLER IN MOTO, IMPRENDITORE UCCISO ALLO STOP
Casoria: spunta la pista del racket

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Casoria. Incensurato, impegnato nella gestione di un vivaio finito in fumo qualche mese fa, probabilmente per mano del racket: ieri Gennaro Giardino, 73 anni, è stato freddato da una raffica di colpi esplosi con una pistola calibro 9 mentre, all’interno della sua auto, una Nissan Terrano, si era appena fermato allo stop ad un incrocio nel quartiere Cittadella di Casoria.
Il movente? Tutto da chiarire, anche se, al momento, la pista del racket è quella più accreditata. L’unica cosa certa sono la dinamica e l’identikit del killer: un giovane di carnagione bruna, a volto scoperto e senza casco, che ha agito a bordo di uno scooter di grossa cilindrata.
L’assassino, che viaggiava in direzione di marcia opposta a quella della vittima, non appena ha incrociato l’auto con Giardino, ha fatto inversione e, approfittando del fatto che l’anziano imprenditore era stato costretto a fermarsi allo stop, ha scaricato sulla vittima predestinata un intero caricatore di colpi calibro 9. Nessuna reazione ha potuto opporre Giardino – come confermano alcune testimonianze raccolte dai carabinieri della compagnia di Casoria che coordinano le indagini al comando del tenente Pietro Caprio – che nemmeno si era accorto di quell’uomo sullo scooter che lo aveva affiancato, dileguandosi un attimo dopo aver colpito.
A prestare i primi soccorsi sono stati i vigili urbani che hanno allertato il 118; il ferito è stato trasportato all’ospedale San Giovanni Bosco. Una corsa inutile perché Gennaro Giardino, per la gravità delle ferite alle gambe e al torace, nonostante l’intervento chirurgico a cui è stato immediatamente sottoposto, è morto dopo qualche ora.
La vittima pare fosse interessato nella gestione di un vivaio di San Pietro a Patierno intestato, però, ad alcuni familiari. La struttura florovivaistica qualche mese fa finì «in fumo», a causa di un misterioso incendio ritenuto doloso da parte degli inquirenti. Potrebbe essere questa la pista giusta per scoprire il killer e gli eventuali mandanti dell’omicidio di ieri sera? Gli investigatori non si sbilanciano, anche se non escludono al momento nessuna ipotesi.
Elementi pochi e quasi tutti insignificanti sono arrivati dalle testimonianze di parenti e conoscenti. Come pure, per risalire al killer, nessun aiuto è arrivato da qualche automobilista che ha assistito all’agguato. Intanto, su disposizione del magistrato di turno, la salma di Gennaro Giardino è stata trasferita all’obitorio in attesa dell’esame autoptico.

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DOMENICO MAGLIONE- IL MATTINO 5 AGOSTO 2004

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