Dovrebbe contribuire a rendere meno problematico l’approvvigionamento idrico della base Nato di Lago Patria e della Fascia Costiera, così il potenziamento dell’infrastruttura, voluto dalla Regione Campania, che sta realizzando i lavori di ampliamento a Villaricca Due, una volta entrato in funzione, porterà (si spera) il risultato sperato, ma nonostante l’aumento potenziale della portata, con un tubo da 600 millimetri di diametro, installato su Via Consolare Campana e la realizzazione di una vasca di accumulo, nei pressi della Rotonda Maradona (quest’ultimo ancora in costruzione), gli sforzi potrebbero non bastare. L’acquedotto proveniente da Mugnano, nelle attuali condizioni, non è in grado di erogare la pressione necessaria per far entrare a regime la nuova rete idrica, situazione che potrebbe paradossalmente compromettere l’intero progetto. Benché la portata della nuova conduttura sia in grado di fornire un notevolmente del carico idrico verso la Fascia Costiera, la quantità di acqua che attraverserebbe la rete sarebbe del tutto insufficiente, non solo a far lavorare l’infrastruttura secondo i piani della Regione, ma perfino a garantire che l’acqua giunga alla vasca in costruzione in Via Consolare Campana, che dovrebbe rappresentare il bacino dal quale poi, si approvvigionerà la Base Nato e la Fascia Costiera. In attesa che il progetto prenda il via, ci sono anche gli abitanti del quartiere periferico villaricchese che, ogni anno sono costretti a subire notevoli disagi a causa della mancanza di acqua. L’amministrazione comunale diede il via libera al progetto della Regione, anche per i benefici che sarebbero arrivati agli abitanti del quartiere periferico. Ma ad oggi, nel tubo installato sotto il manto stradale, non scorre ancora l’acqua e se la Regione non provvederà ad installare un adduttore idrico tra Mugnano e Chiaiano, in grado di garantire la pressione adeguata, difficilmente l’acqua riuscirà a raggiungere la Base Nato e le altre zone che attendono di essere servite.