Doveva essere un centro di studi immerso in un parco naturalistico, costruito per rilanciare l’immagine della fascia costiera. Dopo più di cinque anni d’immobilismo da parte delle istituzioni, si è trasformato in un parcheggio. È questo il triste destino della “Tenuta di Sviluppo Liternum”, più conosciuta come “Tenuta Varcaturo”, un complesso immobiliare di proprietà della provincia di Napoli che si trova in via Staffetta, nei pressi di Lago Patria. La Tenuta, che consta di un’estensione di circa quattro ettari, di un’area verde e di una serie di edifici e strutture, è stata adibita a usi molteplici.
Inizialmente, ha ospitato una caserma dell’esercito. Poi è stata trasformata in un centro avicunicolo. Nel 2008 la struttura è stata affidata all’agenzia “Liternum Sviluppo Napoli Nord”, società partecipata dalla Provincia di Napoli, sorta nel 2007 con la missione istituzionale di favorire la costruzione o riqualificazione economica, sociale e ambientale dell’area giuglianese. Oltre a stabilirvi la sede operativa, l’agenzia avviò un programma di riqualificazione dell’area finalizzato, in teoria, alla realizzazione di un centro di studi e formazione e all’apertura del primo percorso del Cea (Centro di Educazione Ambientale). Costo dell’operazione? “Soltanto” 400 mila euro prelevati dai fondi della Provincia. L’intento era di creare un luogo di aggregazione che promuovesse lo sviluppo del litorale domitio-giuglianese. Nessun cittadino, però, avrebbe mai potuto immaginare che il luogo del loro potenziale riscatto sociale si sarebbe trasformato in un parcheggio per gli autoveicoli dei dipendenti dell’Asub.
Come emerge dai dati ufficiali dell’agenzia Liternum, i lavori di riqualificazione sono terminati nel 2009. Allora perché il Parco è ancora chiuso? Gli attivisti dell’Eco sostengono che la motivazione risieda nel cambiamento di statuto adottato dall’agenzia Liternum, trasformatasi nel 2011 in agenzia “Ar.Me.Na”. Quest’ultima non ha più come oggetto sociale lo sviluppo del territorio giuglianese, ma dell’intero territorio della provincia di Napoli. Perciò, la gestione del Parco di Tenuta Varcaturo appare ormai del tutto secondaria. L’Eco ha promosso una petizione per l’acquisizione in comodato d’uso comunale della struttura di via Staffetta come parco pubblico e naturalistico. La raccolta firme è iniziata il 2 giugno, più di un anno fa. Tante persone hanno aderito all’iniziativa. L’impegno dell’associazione però non è bastato. L’ultima istanza di sollecitazione per il recupero della struttura, presentata all’assessore provinciale in data 9 giugno 2014, è ancora in attesa di riscontro. Sulla questione era intervenuto anche il presidente regionale di Legambiente, Michele Buonomo, il quale disse che avrebbe esposto una denuncia alla Corte dei Conti per spreco di denaro pubblico. Dopo sei anni d’attesa, però, il destino di Tenuta Varcaturo sembra ormai segnato e la struttura continua a versare in condizioni di degrado e abbandono, condannata ad essere un altro, ennesimo, fallimento delle istituzioni.