mercoledì, Luglio 23, 2025
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SPORT E PREVENZIONE: ISTRUZIONI PER L’USO
L’importanza della prevenzione cardiovascolare


QUALIANO. «Salve dottor De Rosa,

è un vero piacere constare che il sito InterNapoli si arricchisce di contenuti sempre nuovi. Una rubrica di salute, poi, credo mancasse. Nella sua introduzione parla di importanza della prevenzione cardiovascolare. Ha scritto che “la modifica dello stile di vita e la rimozione dei fattori di rischio sono efficaci nel ridurre la mortalità”. Ho 54 anni, lavoro 10 ore al giorno (tra ufficio e casa) e so di essere un soggetto a rischio. Adoro stare a tavola e la sigaretta non me la faccio mancare. Crede francamente che qualche cicca in meno possa aiutarmi? Recentemente ho pensato di iscrivermi in palestra (trovare il tempo non sarà facile, lo so). Ha qualche consiglio particolare?

Grazie per l’attenzione»

Cordiali saluti

Giuseppe (Qualiano)

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Caro Giuseppe,
la ringrazio per i commenti lusinghieri, spero troverà in questa rubrica un’occasione di discussione anche in futuro, magari lasciando qualche commento a margine dei vari articoli…
Ma veniamo al punto, nella sua lettera si riferisce – citando il testo del mio articolo – alla efficacia delle misure di modifica dello stile. Ebbene, le confermo che è così. Anzi, si può dire che, tra i vari strumenti della prevenzione, questo rappresenta di certo quello più efficace. Ma non solo, non dimentichiamoci che non contempla “effetti collaterali avversi”, al massimo può averne di desiderabili…
La “prevenzione primaria” (quella, cioè, effettuata in soggetti che non presentino malattie) è senz’altro l’obiettivo più importante, quello che sia dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che dal SSN (Servizio Sanitario Nazionale) viene riconosciuto come assolutamente prioritario.
Non dubiti, quindi, del fatto che “qualche cicca in meno” possa aiutarla. Per di più, lei si trova in quella fascia di età in cui si passa, nel giro di pochi anni, da un profilo di rischio basso ad uno medio-alto. Se a tutto questo aggiungiamo il fumo e la sedentarietà impostale dal suo lavoro, si rende conto che pensare ad una modificazione del suo stile di vita diventa necessario. Pensi che, quanto più elevato è il profilo di rischio di un soggetto, tanto maggiori saranno i benefici di una corretta prevenzione.
Naturalmente, se davvero vuole fare un gesto importante per la sua salute, deve scegliere di smettere del tutto. Circa quattro anni fa, venivano pubblicati i dati di alcuni studi sugli effetti dell’abitudine al fumo sulla mortalità totale e sugli apparati cardiovascolare e respiratorio. Una delle interpretazioni suggerite dall’analisi di questi dati era la seguente: limitare il consumo di sigarette a meno di otto al giorno è una contromisura efficace a ridurre, almeno di un po’, alcuni degli effetti nocivi del fumo. Purtroppo non ci sono state altre conferme di questo dato, poiché l’attenzione della comunità scientifica internazionale si è concentrata sugli effetti dell’interruzione completa del consumo di sigarette, risultata sproporzionatamente più efficace rispetto alla semplice limitazione.
Per maggiori consigli sull’argomento la invio al mio articolo «SMETTERE DI FUMARE, OGGI SI PUO’ : accorgimenti e terapie contro il vizio della sigaretta», pubblicato su internapoli il 12 febbraio. Vi troverà anche i recapiti di alcuni centri specializzati per la prevenzione e la cura del tabagismo.
Riguardo l’intenzione di iscriversi in palestra, è sicuramente una saggio proponimento. Se poi ha deciso di smettere di fumare, il tempo trascorso il palestra costituirà un ottimo diversivo per dimenticarsi della sigaretta. Inoltre, un po’ di attività fisica le sarà utile a prevenire la tendenza all’aumento ponderale, frequente in chi lascia la sigaretta. I consigli pratici che le do sono i seguenti: in primo luogo cominci la sua attività sportiva gradualmente, magari con sedute brevi non più di due o tre volte la settimana, senza strafare, anche per non sovraccaricare il suo apparato locomotore. Dopo le prime settimane, la incrementi gradualmente cercando di raggiungere l’obiettivo di quattro cinque sedute di allenamento alla settimana della durata di 30-45 minuti, magari aggiungendo una piacevole e rilassante passeggiata di domenica. Una raccomandazione per chi, alla sua età, voglia intraprendere una attività sportiva partendo da una condizione di sedentarietà è di effettuare una prova da sforzo, un test che saggia la capacità dell’organismo a sottoporsi a sforzi più o meno sostenuti, utile a svelare patologie insospettate, che potrebbero fornire spiacevoli sorprese durante l’allenamento. Il secondo consiglio è di scegliere una attività che, pur intersecandosi con le sue esigenze professionali, le sia gradita; meglio ancora se riesce a trovare un amico con cui intraprendere tale attività, per scongiurare il rischio di un precoce abbandono della stessa.
Tenga presente che le raccomandazioni condivise dalle più importanti società scientifiche che si occupano di prevenzione suggeriscono, per un soggetto sano che voglia intraprendere una attività fisica, l’obiettivo di quattro-cinque sedute la settimana, della durata di 30-45 minuti al 60-75% della propria frequenza massima teorica che, nei soggetti maschili, si ottiene con una buona approssimazione sottraendo la propria età al valore fisso di 220 (esempio: lei ha 54 anni, dunque la sua frequenza max teorica sarà di 220 – 54 = 166 battiti cardiaci al minuto). Tale obiettivo va raggiunto, come ho già precisato, gradualmente ed in base alle attitudini soggettive all’esercizio fisico.
Come vede i consigli utili sono tanti, come le risorse di supporto oggi disponibili per chi scelga di intraprendere la strada della prevenzione. Inutile dire che, però, la scelta e soprattutto la volontà di incamminarsi lungo questo percorso è lasciata al singolo. Di certo non è facile come molti vorrebbero far credere, ma non è assolutamente impossibile ed i benefici sopravanzano di gran lunga i sacrifici.
Le auguro i migliori successi e la invito a rivolgesi alla nostra rubrica per ogni ulteriore dubbio… e ci faccia sapere come procede, attendiamo con ansia buone notizie!

A presto, dunque.