Home Politica Giugliano. Disavanzo di oltre 30 milioni di euro: Poziello corre ai ripari

Giugliano. Disavanzo di oltre 30 milioni di euro: Poziello corre ai ripari

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La nuova contabilità di cassa per gli enti locali avrà ripercussioni anche sul Bilancio dell’ente di Corso Campano. Il documento economico finanziario che dovrebbe essere approvato molto presumibilmente entro la fine di Agosto, non senza la diffida del Prefetto, è fortemente influenzato dalla nuova norma, che impone ai comuni di passare da una contabilità di competenza a una contabilità di cassa (oppure competenza finanziaria potenziata) e col riaccertamento dei residui attivi e passivi dell’Ente di Corso Campano, le sorprese non mancheranno. E’ emerso infatti che Giugliano ha un disavanzo di oltre 30 milioni che dovrà essere spalmato nei prossimi 30 anni, vincolando almeno un milione di euro all’anno per la copertura (una sorta di patto di stabilità, ndr). Ma le sorprese potrebbero non finire. Il fondo crediti di dubbia esigibilità ammonterebbe a circa 100 milioni di euro, si tratta di soldi che l’ente di Corso Campano ha messo in bilancio per molti anni, ma che potrebbe non riscuotere mai. Il Comune di Giugliano, come molti altri comuni dell’hinterland, ha una scarsissima capacità di riscossione dei tributi, stimata mediamente intorno al 30% e in controtendenza con la media nazionale che è pari al 70% circa. Si tratta di crediti provenienti dai ruoli emessi negli ultimi anni e mai incassati, tra cui quelli dei canoni idrici. L’amministrazione comunale sta già correndo ai ripari e nei prossimi giorni, in sede di approvazione del bilancio, non potrà fare a meno di tenerne conto.

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Tariffe dei servizi e addizionale Irpef. La situazione è uguale un po’ dappertutto, anche in altri comuni dell’hinterland, dove per far fronte al disavanzo e ai nuovi vincoli imposti, si è stati costretti a ritoccare i costi dei servizi, con forti riduzioni e maggiore compartecipazione da parte degli utenti (trasporti, mensa scolastica, terzo settore, ecc…) e modifiche sostanziali alle tariffe Tasi, IMU e addizionale Irpef (discorso a parte per la Tari che è legata al costo del servizio di igiene urbana). Tuttavia il Comune di Giugliano non ha modificato le tariffe che resteranno pressoché invariate: Tasi all’uno per mille, IMU (seconda casa) al 10,6 per mille (il massimo consentito dalla legge) e addizionale Irpef allo 0,5 %, scende invece la Tari che grazie al Piano Finanziario presentato dall’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti in città, si risparmieranno circa 1,6 milioni di euro, che saranno spalmati equamente su tutte le categorie di contribuenti, sia cittadini privati che commercianti.

Fondi per il commercio. Nel Bilancio ci saranno soldi anche per i commercianti. Poziello ha già avuto modo di confrontarsi con le associazioni di categoria presenti sul territorio e da quanto è emerso, sarebbe riuscito a mettere sul piatto circa un milione di euro. Soldi che dovrebbero servire a migliorare la situazione contributiva di tutta la categoria, con sgravi e agevolazioni. Potrebbe essere la buona notizia che molti operatori del settore aspettavano, anche se si tratterebbe solo di un “inizio”.

«Bilancio sano». Il sindaco Antonio Poziello ha precisato anche in sede di consiglio comunale, che «i conti dell’ente di Corso Campano sono a posto». I fornitori vengono pagati regolarmente entro il limite imposto dalla legge e tutti i servizi erogati hanno opportuna copertura.

Capacità di riscossione. L’amministrazione dovrà lavorare molto sulle entrate, soldi che Giugliano (insieme a tanti altri comuni del sud Italia) fatica ad incassare. A pesare negativamente su tutta la situazione, infatti, sono proprio quei tributi che molti giuglianesi non vogliono proprio saperne di pagare, a danno dell’intera collettività e di chi invece ha sempre pagato tutto, fino all’ultimo centesimo. Tentare di invertire la rotta con l’uso di risorse interne del Comune di Giugliano può non essere la strada giusta. Se per decenni la situazione non solo è rimasta immutata ma è perfino peggiorata, l’amministrazione comunale non ha scelta e dovrà avvalersi di aziende esterne specializzate nel settore, affidando loro il compito di emettere bollette (come ad esempio i ruoli dell’acqua) e spingere la maggior parte dei contribuenti attraverso rate congrue in tempi ragionevoli a pagare.

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