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Sparatoria a Villaricca, è caccia ad un terzo uomo. I testimoni: «Sembrava un film western»

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«E’ successa una baraonda, gente che sparava, urla, persone che fuggivano, in pochi secondi nel parcheggio del cimitero è accaduto di tutto – affermano i testimoni – sembrava un film western». Enrico Ursini 30enne gestore di una pescheria poco distante dal luogo della sparatoria e Claudio Di Rosa gestore del ristorante “Lo Spuntino” si sono affrontati per discutere del prezzo di affitto del locale gestito da Ursini. «Voglio il doppio» avrebbe detto Di Rosa al pescivendolo. «E’ assurdo» avrebbe risposto Ursini, e sul luogo, dove nel frattempo era scoppiata la lite tra i due, arrivano altre persone, tra cui il fratello e la madre di Ursini, più un’altra persona attualmente ricercata, poichè – secondo gli inquirenti – avrebbe materialmente fatto fuoco nei confronti di Di Rosa, ferendolo ad un fianco. Sarebbe stato invece Di Rosa a sparare contro Enrico Ursini, ferendolo ad una mano: il proiettile è entrato e uscito senza provocare gravi conseguenze, mentre Di Rosa è in prognosi riservata all’ospedale San Giuliano, ma non in pericolo di vita.

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I carabinieri della stazione di Villaricca, diretti dal maresciallo Salvatore Salvati e quelli della compagnia di Giugliano, al comando del capitano Antonio De Lise, hanno fermato Ursini, il fratello e la madre, difesi dall’avvocato Luigi Poziello. Nella notte i tre sono stati deferiti all’autorità giudiziaria e rimessi in libertà. Intanto i militari danno la caccia a chi ha materialmente sparato, si suppone possa trattarsi del padre di Ursini.

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