giovedì, Luglio 31, 2025
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Marano. Intervista a Sorrentino: «La vera maggioranza siamo noi. Liccardo non ha più i numeri»

Il capogruppo del Partito Democratico
maranese, Roberto Sorrentino,
ha ripercorso, in
un’intervista, le recenti fasi
dell’amministrazione Liccardo.
Partendo dal ritiro delle dimissioni
del primo cittadino e proseguendo
con la composizione
della nuova maggioranza – un
momento che l’esponente di opposizione
considera cruciale per
lo sviluppo successivo dell’azione
di governo di Angelo
Liccardo e della sua squadra –
Sorrentino ha analizzato le criticità
della città e la situazione
politico-amministrativa, per poi
concludere con le sue considerazioni
sulla figura di Mauro Bertini
nello scacchiere della
maggioranza e un commento al
noto manifesto apparso nelle
scorse settimane in città.
Dai banchi di opposizione
sono più volte partite critiche
all’indirizzo dell’amministrazione
Liccardo e gli scontri
dialettici sono piuttosto frequenti.

Da dove nascono le vostre
perplessità?

Naturalmente le critiche si sono
inasprite da quando il sindaco ha
ritirato le dimissioni. Le motivazioni
non erano politiche, ma legate
a delle pressioni da famiglie
a cui fanno capo diversi consiglieri
di maggioranza. La nostra
opinione è che non abbia le capacità
tecnico-amministrative per
poter gestire il Comune, né tanto
meno la sua squadra di governo.
Anche gli assessori non hanno le
capacità necessarie per poter amministrare,
alcuni di loro hanno
delle deleghe-doppione che sono
state date per mantenere equilibri
politici.

Le forze di opposizione hanno
denunciato più volte le incapacità
ad amministrare di
questo esecutivo, può fare
qualche esempio? Quali sono
state le principali defaillances
della squadra di governo?

Le incapacità le stiamo riscontrando
nella gestione pessima del
PIU Europa. L’esempio più lampante
lo stiamo avendo nella questione
del giardino dei cinque
sensi che, molto probabilmente,
non sarà consegnato entro il 31
dicembre e che porterà alla perdita
dei fondi. Un altro esempio è
il mancato completamento della
scuola di piazzale Dalla Chiesa.
Secondo quanto ci risulta, nonostante
quanto afferma l’amministrazione,
manca addirittura la
documentazione per portare a termine
l’iter per l’erogazione dei
fondi. Alle mie numerose sollecitazioni
non è mai stato dato seguito.
Un’altra questione molto
grave è lo spostamento di molte
classi del liceo Segrè nel comune
di Mugnano e, a causa dell’incapacità
di chi governa, Marano si
ritroverà ad avere una semplice
succursale.

Quali sono a suo avviso le
principali criticità della città?

Uno dei problemi meno appariscenti,
ma più determinanti è
l’organigramma comunale completamente
“sballato”. Non abbiamo
dirigenti in diversi settori;
non abbiamo dirigenti dell’area
tecnica. Il ruolo, attualmente, è
svolto dal segretario comunale
che non essendo un tecnico, ma
un professionista “adattato” non
può svolgere efficacemente il proprio
compito. Sono continue le
lamentele di impiegati e funzionari
dell’ufficio tecnico che si trovano
ad avere delle responsabilità
enormi. La mancanza di dirigenti
ritengo che sia strettamente legata
all’incapacità del sindaco di rapportarsi
con loro. Appena hanno
la possibilità di andare in altri comuni,
lo fanno ben volentieri.
Un’altra criticità riguarda la raccolta
dei rifiuti: ritengo che essere
passati dal cinquanta al venti
percento di differenziata sia un
fatto gravissimo.

I numeri in consiglio comunale:
una situazione di parità
che tentate continuamente di
ribaltare.

Ritengo che tutte le criticità si
siano acuite ancora di più
quando la maggioranza si è ristretta
così tanto. Adesso la maggior
parte delle energie serve a
mantenere questo equilibrio e ciò
comporta una situazione di poca
serenità per Liccardo. Noi parliamo
di una maggioranza che
non è tale: da una valutazione
numerica, la maggioranza degli
elettori al momento è rappresentata
da noi che invece siamo
chiamati “opposizione”. L’esiguità
del loro numero si evince
dal fatto che spesso il consiglio
comunale venga rinviato per
mancanza di numero legale oppure
che nelle conferenze di capigruppo
il più delle volte
manchino i consiglieri di maggioranza
per poi lasciare la scelta al
presidente del consiglio.

Ultimamente, in un manifesto
affisso in città, l’amministrazione
ha rappresentato il consigliere
Mauro Bertini come il
“regista” dell’azione dell’opposizione…

Non nascondiamo che il consigliere
Bertini sia il più esperto tra
noi. Ci sono tanti consiglieri più
giovani e lui in consiglio comunale
può emergere maggiormente
per la sua capacità dialettica, ma
all’interno dell’opposizione c’è un
lavoro sinergico e le proposte che
portiamo in consiglio portano le
firme anche di altri componenti
dei gruppi. Il manifesto diffuso
dall’amministrazione aveva il
preciso scopo di rompere i nostri
equilibri, ma ritengo che già il
fatto che abbiano risposto a un
nostro manifesto significhi che
siamo stati noi a colpirli nell’orgoglio.
Non è nello stile di un’amministrazione
rispondere ad un manifesto.