Home Politica Giugliano. Movimento Cinque Stelle: Pezzella e Pennacchio espulsi dal gruppo operativo

Giugliano. Movimento Cinque Stelle: Pezzella e Pennacchio espulsi dal gruppo operativo

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Il “ciclone Quarto” ha avuto riflessi
sul M5S sia a livello nazionale
che locale. La richiesta di
dimissioni al sindaco Rosa Capuozzo
da parte dei componenti
del direttorio nazionale, i vari
Luigi Di Maio, Roberto Fico ed
Alessandro Di Battista, ha creato
scompiglio poichè molti attivisti
non hanno approvato le modalità.
Da Giugliano molti attivisti si
erano recati a Quarto per sostenere
Rosa Capuozzo quando,
come un fulmine a ciel sereno,
sulle pagine del blog di Beppe
Grillo è apparso un comunicato
con il quale si chiedeva al sindaco
di Quarto di fare un passo indietro.
Gli attivisti giuglianesi si sono
dichiarati contrari ed in un comunicato
stampa hanno fatto sapere
che: “Il gruppo è contro e sarà sempre
contro ogni tipo di decisione calata
dall’alto. Il Movimento di
Giugliano è dalla parte di chi, sul
proprio territorio, combatte quotidianamente
il malaffare”. Un comunicato
prodotto insieme ai
consiglieri eletti nella Provincia di
Napoli. Un chiaro segnale di discontinuità
nei confronti della
linea dettata dai vertici nazionali.

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“La mia fiducia nelle persone che
compongono il direttorio non è
mutata, ma siamo disorientati –
spiega Ilaria Ascione, attivista
storica e candidata alle ultime Regionali –. Abbiamo bisogno di poterci
fidare l’uno dell’altro,
per questo motivo non ho condiviso
la scelta di prendere una decisione
senza interpellare nessuno,
nemmeno gli eletti. Forse i componenti
del direttorio conoscono bene
i fatti, dietro i quali potrebbe esserci
una vera emergenza. In quel momento,
però, ho deciso di schierarmi
in difesa di una persona che
si è messa di traverso alla camorra”.
Opinione comune manifestata
anche dai due consiglieri
comunali pentastellati Vincenzo
Risso e Nicola Palma. “Nel comunicato
si evince chiaramente
che abbiamo contestato il metodo
utilizzato per la richiesta di dimissioni
nei confronti di Rosa Capuozzo”
– afferma Nicola Palma. “Nella
gestione della vicenda – sostiene invece Vincenzo
Risso
– sulla nostra pelle abbiamo
provato una certa distanza
da Roma”.

Il comunicato stampa,
tuttavia, non è stato condiviso da
tutti gli attivisti. A prenderne le distanze
è stato, ad esempio, Salvatore
Pezzella
, primo dei non
eletti alle ultime Comunali per il
M5S: “Il messaggio del blog era
chiaro – precisa Pezzella – ed io
chiesi agli altri di attendere prima
di pubblicare un comunicato. I
fatti mi hanno dato ragione, sono
venute fuori altre questioni di cui
noi attivisti del posto non eravamo
a conoscenza”. Comunicato, inoltre,
non condiviso, a quanto pare,
anche dal deputato giuglianese
Salvatore Micillo che avrebbe,
secondo quanto appreso, chiesto
agli attivisti di non pubblicare
nulla. Dichiarazione però scritta
nel “gruppo operativo su facebook”
esattamente 40 minuti dopo la
pubblicazione del documento.

Ed
è proprio sul gruppo operativo
che, in questi giorni, si è scatenata
una querelle. È stata infatti proposta
una votazione aperta a tutti gli
iscritti avente come oggetto la
“cancellazione dal gruppo operativo
di Salvatore Pezzella e Antonio
Pennacchio”. Votazione che è passata
a maggioranza. Non l’ha
presa bene Antonio Pennacchio,
attivissimo durante la fase della
campagna elettorale. “Sono rammaricato
per questa scelta del
gruppo. Chiederò delucidazioni”.
Spara a zero, invece, Salvatore
Pezzella. “Questo non è il vero Movimento
5 Stelle. Una politica di
spot elettorali, senza un briciolo di
coerenza da parte di qualcuno che
ci dovrebbe rappresentare in consiglio
comunale – dice lo storico attivista
–. Ultimamente sto
prendendo le distanze da alcune
azioni e comportamenti perché
non in linea con la vera essenza del
Movimento. Palma si sarebbe dovuto
dimettere come da lui stesso
sottoscritto – continua Pezzella –.
Io avrei fatto lo stesso e il seggio sarebbe
toccato alla persona successiva.
A Risso, invece, dissi che se
fossi stato eletto io avremmo fatto
due anni e mezzo a testa di consiliatura.
Lui mi rispose che non
avrebbe fatto lo stesso.”.

A dare una
spiegazione è Risso: “Nessuno è
stato espulso o cacciato dal Movimento,
ma in un gruppo dove si organizzano
i lavori è stato deciso di
lasciare solo chi ad oggi è effettivamente
operativo. Nulla di che contro
nessuno”. Più secca la risposta
di Ilaria Ascione, secondo cui
“non è possibile lavorare con persone
che ti colpiscono alle spalle”.
Nicola Palma afferma invece: “Il
Movimento non è più lo stesso? Infatti
è molto meglio. Mancano elementi
di disturbo che si sono poi
candidati in altre liste, oppure persone
che si spacciano del M5S e poi
hanno fatto una campagna elettorale
a sostegno di altri. Ci siamo liberati
di terze e quarte linee
provenienti dai partiti che non riuscivano
mai ad emergere e che
sono confluite nel Movimento che,
ricordo, non è un ufficio di collocamento
– attacca Palma –. Una situazione
alquanto complessa che
necessiterebbe, forse, dell’intervento
del referente del territorio,
il parlamentare Micillo. Contattato
dalla nostra redazione, il deputato
non ha risposto alle nostre
telefonate.

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