lunedì, Luglio 21, 2025
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Camorra. Mazzata al clan dei Casalesi, in ginocchio i Caterino-Ferriero

Nelle prime ore della mattina odierna, nelle province di Caserta, Napoli, Latina, Parma e Sassari, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, personale del Reparto Territoriale di Aversa ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Ufficio Gip del Tribunale di Napoli, nei confronti di 8 indagati (sette in carcere ed uno agli arresti domiciliari), ritenuti responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro, di associazione di tipo mafioso, estorsioni in concorso consumate e tentate lesioni personali aggravate, detenzione e porto di armi aggravati dal metodo mafioso. L’indagine, condotta dal citato Reparto dal 2008 al 2012, attraverso attività tecniche e dinamiche, come ritenuto dal Gip nell’ordinanza di custodia cautelare, consentiva di attribuire i ruoli dei singoli affiliati all’interno dell’associazione camorristica del clan “dei Casalesi” – clan Caterino-Ferriero, referenti nel territorio per il Comune di Cesa.

Le estorsioni accertate, tentate e consumate, che consistevano, a seconda dei casi, nella richiesta o nella dazione di somme di denaro fino all’importo singolo di 100.000 euro, abbracciano un periodo compreso tra la fine del 2005 e l’aprile del 2014. Le indagini permettevano di ricostruire, a ritroso, episodi estorsivi dapprima non denunciati dalle parti offese, ma in seguito da queste confermati di fronte alle evidenze raccolte dalla Polizia Giudiziaria. Di grande importanza per la ricostruzione degli episodi estorsivi, le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia ed alcune captazioni ambientali, effettuate all’interno dell’autovettura blindata di uno degli indagati, utilizzata per commettere i reati contestati. In particolare, come evidenziato dal Gip, le attività investigative, dapprima focalizzate sul pregiudicato di Cesa, Nicola Caterino, storico referente locale del clan dei Casalesi – fazione Bidognetti dai tempi del processo Spartacus nel settore delle estorsioni, a seguire coinvolgevano altri individui a quest’ultimo collegati.

I destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere sono:

Amedeo Caterino del 1983 di Cesa

Nicola Caterino del 1957 di Cesa

Pietro Paolo Caterino del 1986 di Cesa

Antonio Cristofaro del 1973 di Orta di Atella

Vittorio Di Giorgio del 1970 di Napoli

Michele Ferriero del 1977 di Cesa

Giancorlo Varriale del 1969 di Napoli

Orazio Lettera del 1975 di Succivo (domiciliari)