Home Politica Giugliano. Pd, mix di giovani e senatori per rilanciare il partito: congresso...

Giugliano. Pd, mix di giovani e senatori per rilanciare il partito: congresso più vicino?

PUBBLICITÀ

Si è conclusa da poche ore un’importante riunione svoltasi all’interno del circolo Pd di Giugliano. Un incontro convocato dal commissario cittadino, il parlamentare Nicodemo Oliverio, durante il quale si sarebbero tracciate le indicazioni per il futuro, che appare ancora incerto, del circolo di Giugliano, commissariato dallo scorso maggio a pochi giorni dalle elezioni comunali. Elezioni che avrebbero dovuto vedere il partito vincere ‘a mani bassi’ e che invece sono finite come peggio non potevano: Pd escluso dal ballottaggio e vittoria del ‘dissidente’ Poziello.

PUBBLICITÀ

Argomento principale della riunione di stasera, comunque, sarebbe una riorganizzazione del circolo sulla falsa riga di quella ideata dall’ex commissario Giuseppe Russo. Sarebbero stati costituiti da Oliverio, infatti, due gruppi dirigenti: uno più allargato e uno più stretto, quest’ultimo con l’obiettivo di coadiuvare il lavoro dei consiglieri comunali.

Un perfetto mix tra componenti interne: giovani e senatori. Del gruppo dirigente più ampio farebbero parte ad esempio il coordinatore di Svolta a Sinistra Giovanni De Vivo, l’ex commissario Giuseppe Russo (che in tempi non sospetti affermò di essersi tesserato al circolo di Giugliano), Antonio Panico, Tommaso De Stasio, Marco Di Falco, Fabrizio Sciorio, Angelica Pennacchio, Alessandra Iannone ed un’altra ventina di persone scelte seguendo, probabilmente, un criterio di partecipazione alla vita del partito. Di questo gruppo e dell’altro, più ristretto, farebbero invece parte l’ex sindaco Giacomo Gerlini che dovrebbe occuparsi del tema cultura, l’ex candidato alle primarie Raffaele Pacilio con “deleghe” ad ambiente e integrazione territoriale, il coordinatore dell’area nord Marciano Enzo Magliola e Pietro Di Girolamo che si dovrebbero dedicare rispettivamente a politiche di sviluppo e sanità e infine Giuseppe Ferraro che dovrebbe curare il welfare e politiche sociali.

Una riorganizzazione del partito, seppure sommaria, potrebbe significare un chiaro passo verso il Congresso. Ci sarebbero ancora alcune questioni da sciogliere, come ad esempio il congelamento di alcune tessere, la questione “dissidenti”, ma pare che al circolo sia stata data una scossa dalla condizione di paralisi in cui era piombato.

PUBBLICITÀ
Exit mobile version