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venerdì, Giugno 28, 2024
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PONTE RICCIO, LEGAMBIENTE E RC VINCONO LA PRIMA BATTAGLIA: AL VIA LA BONIFICA DELL’AREA ASI.

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GIUGLIANO – Legambiente e Rifondazione Comunista hanno vinto la prima battaglia. Al via le bonifiche delle vecchie discariche a Ponte Riccio, stop all’impianto di tritovagliatore, chiusura immediata della discarica Resit. E’ quanto concordato durante il dibattito svoltosi ieri all’hotel Mediterraneo di Giugliano, alla presenza degli incaricati per l’emergenza rifiuti in Campania Massimo Paolucci, vicecommissario, e Giulio Facchi, subcommissario. Il caso Ponte Riccio sembra essere ad una svolta. L’incontro appunto aveva lo scopo di definire le diverse posizioni per trovare un accordo che potesse soddisfare le parti o, comunque, degli spiragli su cui poter avviare una mediazione. Al centro delle contestazioni avanzate dal comitato di quartiere c’era e rimane il Cdr (combustibile derivato dai rifiuti), gestito dalla Fibe, società del gruppo Fiat. Dall’impianto di trattamento dei rifiuti si levano infatti lezzi maleodoranti. Ma non è l’unico problema: c’è anche il degrado dell’area – 82 ettari di terreno al confine tra Qualiano e Giugliano – per decenni sito di illegale di stoccaggio per ogni genere di rifiuti. Agli ambientalisti, che chiedevano impegni precisi contro il rischio di una proliferazione di cave nell’hinterland, è stato assicurato che l’emergenza sarà affrontata con la riduzione del pattume in arrivo all’impianto, attraverso la raccolta differenziata, il riciclaggio e il compostaggio. Martedì dal commissariato saranno avanzate nuove proposte, da sottoporre al vaglio del gruppo di protesta (a cui aderiscono, tra gli altri, Attac e Wwf). Quasi tutti i punti avanzati da Legambiente sono stati accettati: pulizia quotidiana del piazzale dell’impianto e settimanale delle strade utilizzate dai compattatori; monitoraggio ambientale con centraline nel cdr e fuori; il riconoscimento legale del comitato civico in quanto organo di verifica e controllo del funzionamento dell’impianto; indagini epidemiologiche; bonifica e riqualificazione della zona.

Facchi ha ribadito che “le balle per lo stoccaggio non possono restare a Giugliano”. I due commissari, accompagnati da una delegazione delle varie associazioni, hanno poi fatto visita al contestato impianto di cdr e alle numerose discariche del circondario. “Dobbiamo impedire – ha aggiunto Facchi – che scoppi una nuova emergenza rifiuti. Dobbiamo prendere in mano il controllo degli organi preposti”. Per Legambiente c’era Raffaele Del Giudice, dirigente regionale per l’area a Nord di Napoli: “Abbiamo dovuto lottare per ottenere ciò che ci è dovuto di diritto. Sembra paradossale: quello che è il normale protocollo della gestione-rifiuti –ha aggiunto – noi l’abbiamo dovuto ottenere con una lotta. Adesso si apre finalmente un confronto serio e possiamo partire da impegni concreti per la riqualificazione di queste zone”. Per Tilde Adamo, battagliera consigliera circoscrizionale di Rc, “non basta come risposta l’incontro con Paolucci e Facchi”. “Restiamo sempre in agitazione – ha detto – ricordo infatti che i lavori della piattaforma di stoccaggio a Tre Ponti parete stanno andando avanti”.

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