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Camorra. Dopo la fuga dal carcere si prepara a comandare: «Ecco dove si nasconde Feliciello»

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Nessuno dei testimoni, le vittime delle due tentate estorsioni, dice di averlo incontrato né risultate telefonate in cui sente la sua voce. Ecco perché Felice D’Ausilio, 36 anni il prossimo dicembre, non è destinatario della misura cautelare che invece ha colpito il fratello e tre fedelissimi del nuovo clan di Bagnoli. Ma che “Feliciello” sia un personaggio di primo piano nel gruppo di mala, pari grado del congiunto in assenza del padre detenuto, è sicuro e non solo perché è un ergastolano per omicidio. Anzi, proprio in concomitanza con laclamorosa evasione dal carcere della Gallura, gli investigatori hanno avuto la certezza che gli eredi del boss chiamato in segno di rispetto “donMimì” si stavano riorganizzando alla grande sul territorio. Il caso della fuga clamorosa di Felice D’Ausilio, soprattutto perché originata da un permessi premio ottenuto grazie a un comportamento irreprensibile dietro le sbarre, divenne subito di rilevanza nazionale a maggio scorso.

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Soprattutto per un motivo: l’evasione si verificò in concomitanza con la pioggia di soldi pubblici in arrivo da Roma per la riqualificazione del quartiere Bagnoli. Coincidenza o meno, tra gli investigatori è scattato l’allarme ai massimi livelli.L’ipotesi più verosimile è che Felice D’Ausilio, si nasconda nel Napoletano, ma certamente non a Bagnoli, quasi certamente nei pressi del quartiere. Finì nei guai con la giustizia nel corso delle indagini sull’omicidio dell’incensurato GiustinoPerna, il 30 aprile 1999, attribuito dagli inquirenti a un commando misto Lago-D’Ausilio. Il 39enne fu assassinato proprio di fronte al cimitero di Pianura. Era appena arrivato in zona quando entrarono in azione ikiller: tagliarono la strada alla vittima, a bordo di una Fiat Tipo rossa, rendendo inutile ogni suo tentativo di fuga. Contro di lui sparò una sola persona, ma i sicari erano più di due.

IL ROMA

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