Una storia cominciata nel 2020 alla Romanina che ha per protagonisti due amici, o meglio ex amici, ed un gratta e vinci da 5 milioni di euro.
Pierluigi, abruzzese oggi 54enne, e Massimo, romano di 42 anni, entrambi camionisti. Si conoscono in un bar all’uscita del qiartiere Romanina, dove abita il più piccolo dei due, e stringono amicizia.
Il gratta e vinci da 5 milioni alla Romanina
Nonostante una settimana trascorsa su e giù per l’Italia, trovano sempre modo e tempo di potersi rivedere nello stesso bar e condividere insieme il sogno di sbancare con il gratta e vinci. Trascorrono due anni e un sabato Pierluigi consegna la sua quota di 50 euro all’amico per l’acquisto di 5 biglietti da 20 euro. Il lunedì seguente però Pierluigi non si presenta al bar perché poche ore prima a causa di una caduta della moto aveva riportato traumi che lo costrinsero a marcare visita al lavoro. Massimo, che aveva acquistato i gratta e vinci, trova in uno di questi il numero 19 dal valore di 5 milioni di euro.
“Mi mandò la foto del biglietto commentando ‘abbiamo svoltato’ ma non è stato così purtroppo – rivela stupito Pierluigi – Addirittura, essendosi sparsa la voce alla Romanina della vincita di Massimo, ospitai a casa mia in Abruzzo lui e la compagna e successivamente gli trovai anche un alloggio da quella parte”. La mia parte? Manco a parlarne”.
I soldi, l’autofficina e il tribunale…
Massimo decise però di acquistare un’autofficina assumendo Pierluigi, che considerò il gesto come la volontà di volerlo premiare per la vincita al gratta e vinci, infondo l’abruzzese non avrebbe potuto dimostrare di vantare diritti sulla vincita. Anche quella però si rivelò una delusione, visto che, dopo soli quattro mesi dall’apertura, il 42enne decise di vendere l’attività. Una beffa nella beffa per Pierluigi che nel frattempo aveva lasciato il posto di camionista per tuffarsi in questa avventura. Insomma una storia di amicizia finita male, anzi malissimo e che avrà l’ultimo sospiro nelle aule di tribunale.
