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lunedì, Luglio 1, 2024
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MIGLIORANO LE CONDIZIONI DEL PASSANTE FERITO ALLA GOLA DURANTE L’AGGUATO, CACCIA AI MALVIVENTI

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QUALIANO – Migliorano le condizioni di Raffaele De Rosa, il 18enne colpito lunedì pomeriggio a Qualiano da un proiettile vagante durante una sparatoria. Il giovane, residente in via Salvatore Di Giacomo, è stato centrato alla gola da due malviventi inesperti. I sicari, a volto coperto, avevano l’ordine di impaurire, gambizzare Pasquale Ferrara, 30 anni, titolare dell’agenzia immobiliare “Gi.An.”, in via Di Vittorio. Il movente: racket. Un avvertimento della camorra, insomma. Sfuma la pista della rapina. I delinquenti, dopo aver colpito l’imprenditore con due revolverate alle gambe, sono fuggiti sparando tra la folla, accorsa nei pressi della compagnia immobiliare. Nella concitata fuga un proiettile di rimbalzo ha colpito il 18enne. Il giovane De Rosa, trasportato d’urgenza al Cardarelli di Napoli, è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Il colpo per un soffio non ha colpito un polmone. Questione di millimetri. Le condizioni del ragazzo, apparse da subito disperate, sono migliorate nella giornata di ieri.
Pasquale Ferrara è l’ultima vittima di un ‘inferno’ chiamato estorsione. Ma in questa guerra di mala incurante della gente comune si è trovato coinvolto un innocente, un ragazzo di Qualiano, che si trovava nel bar adiacente all’agenzia e che ha rischiato di perdere la vita. Così, per caso. Si preannunciava un pomeriggio come tanti, quello di lunedì. Come da prassi quotidiana i ragazzi si danno appuntamento “giù al bar”, il luogo d’incontro per eccellenza. All’improvviso, verso le 5 del pomeriggio, il rimbombo di un colpo d’arma da fuoco (forse una calibro 38 a tamburo) spazza via la routine e sveglia dal torpore. Poi un altro. Una sparatoria vera e propria. E’ in atto, infatti, un agguato al titolare 30enne dell’agenzia adiacente al bar, al civico 80. “Non pagava il pizzo” spiegano gli inquirenti; ma lui di minacce dice “di non averne mai avute”. Nella foga di scappare, dopo aver centrato l’obiettivo, il sicario (accompagnato da un fedelissimo) forse al battesimo del piombo, non ha esitato a sparare all’impazzata nonostante ci fosse molta gente. Il lavoro sporco bisogna portarlo a termine a tutti i costi, anche di vite umane, avrà pensato il killer. Così, la sua pistola ha vomitato proiettili in tutte le direzioni per farsi largo tra la folla. Nel fuggi fuggi generale, in questa selva di proiettili è rimasto intrappolato il 18enne, uscito dal bar dove era andato a prendersi qualcosa da bere. Ha rischiato grosso lo sfortunato giovane, protagonista suo malgrado, che nella pioggia di fuoco è stato trafitto da un colpo che l’ha ferito alla gola. Un attimo infinito. Dopo che le armi hanno smesso di parlare e i killer si sono dati alla fuga, probabilmente con l’auto dei complici, la tempesta è finita. Il segno del loro passaggio è un giovane steso per terra in un lago di sangue e un ferito non grave nell’agenzia. De Rosa ora è ricoverato in rianimazione al Cardarelli. Non è più in pericolo di vita. Resta però in osservazione, nei prossimi giorni dovrà subire un nuova operazione. Se l’è cavata, invece, il Ferrara con qualche settimana di prognosi. La caccia ai due malviventi e ai mandanti è aperta. Gli agenti di polizia, coordinati dal vicequestore Alberto Francini, stanno indagando nella vita lavorativa dell’imprenditore. Le indagini – fanno sapere- sono a buon punto.
Il giorno dopo la paura è passata a Qualiano. C’è rabbia ma è contenuta, del resto – mormorano in strada – con chi te la puoi prendere. Qualche mese fa, una fabbrica in via Orazio, il “Mega”, fu “visitata” dai signori del pizzo. Con un ordigno all’entrata. Ma è più forte un altro pensiero. Dà i brividi – spiegano in via Di Vittorio – il fatto che un innocente stava per andarci di mezzo. Essere uccisi per una sfortunata combinazione. Mentre si beve un caffè o si cammina per strada. Eppure succede.

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