Ogni calciatore, quando inizia la propria carriera, sogna di arrivare ai massimi livelli attraverso delle ottime prestazioni. E se l’impegno talvolta non basta si spera che qualche osservatore possa accorgersi del tuo talento e proporti al calcio che conta. Tuttavia nell’era della tecnologia e delle statistiche non è detto che bisogna necessariamente seguire un calciatore dal vivo per poterne apprezzare la qualità e intuirne il talento, ma basta acquistare un semplice gioco per console ed è fatta.
Parliamo della storia curiosa di Roberto Firmino, attaccante attualmente in forza al Liverpool di Klopp, finito in Bundesliga grazie a “Football Manager” (gioco manageriale). A rivelarlo è stato l’osservatore dell’Hoffenheim, squadra che lo prese nel 2010 dalla Fluminense: “Inizialmente sembrava lo avessimo pagato troppo e per un diciottenne che veniva dalla seconda divisione brasiliana effettivamente quattro milioni erano tanti. La gente pretendeva fosse subito titolare e decisivo”.
Poi l’esplosione e la plusvalenza: “Col tempo ha iniziato ad ingranare e con noi ha siglato 85 gol in 153 partite. Ciò ci ha permesso di venderlo al Liverpool per 42 milioni di euro, una plusvalenza niente male”.
Non è la prima volta che “Football Manager” si rivela un ottimo alleato degli scout. Dietro a questo gioco, infatti, si nasconde un’armata di validi osservatori distribuiti in 51 paesi. Negli anni scorsi sia Wenger che Villas Boas hanno confessato di aver utilizzato il gioco per avere informazioni sugli avversari.
Insomma,cosa dire: ci sono cose che si possono vedere dal vivo. Per tutto il resto c’è “Football Manager”.
