POZZUOLI – Hanno buttato a terra i cancelli, spezzato i lucchetti e aperto tutti i varchi sbarrati verso il mare. La Guardia di Finanza di Pozzuoli ha sequestrato 800 metri di costa flegrea, quasi l’intero demanio marittimo in concessione del Lido Napoli, a Lucrino. È la più imponente operazione che le Fiamme Gialle, dirette dal maggiore Michele Messa, hanno messo a segno da quando setacciano il litorale flegreo. Quattro persone denunciate, sigilli a gazebo, bar, cabine in legno e attrezzature balneari per un valore complessivo di quasi 100 mila euro. Un blitz che ha visto impiegati 12 finanzieri, 3 tecnici del comune e 2 vigili sanitari della Asl Napoli2. Sulla spiaggia di Lucrino i finanzieri hanno verbalizzato un lungo elenco di irregolarità: la più grave, secondo gli inquirenti, è nella prassi che il Lido Napoli, concessionario del vasto tratto costiero, aveva di concedere in sub-affitto piccole porzione di spiaggia. Secondo i militari della Compagnia di Pozzuoli questo non è consentito dalla legge: e così sono stati sequestrati sia il lido Montenuovo che la nuova struttura balneare, il Residence. Di fatto, due costole del lido Napoli. Secondo gli inquirenti i numerosi cancelli nel demanio marittimo sarebbero utilizzati come strumento per delimitare i singoli lotti di spiaggia: in pratica, il confine tra uno stabilimento e un altro. Cancelli che non consentivano il transito lungo la battigia e che da ieri sono tutti spalancati, compreso quello del Lido Giardino (a cui, peraltro, è stato sequestrato il solarium montato prima di giugno). Ma c’è dell’altro, perché i finanzieri, nel tratto compreso tra il lido Montenuovo e la stabilimento dove c’è la sede della direzione, hanno trovato cumuli di spazzatura nascosti da tegole di legno e da cabine montate regolarmente ed affittate ai bagnanti. Ed anche per questa zona, dove peraltro il bagno per handicappati non era altro che un deposito di lettini, è scattato il sequestro. Tutto l’ampio fascicolo è nelle mani della Procura della Repubblica.
Hanno oramai un chiodo fisso, i finanzieri: reprimere gli abusi e le illegalità sul demanio marittimo. Compito facile perché è bastato alzare lo sguardo sulle bellezze contaminate dell’area flegrea, mettere un dito a caso sulla cartina e fare qualche controllo. Poco o nulla è in regola su questo nastro di sabbia che corre lungo il litorale puteolano, nelle zone di Arco Felice e Lucrino dove si riversa il popolo di vacanzieri. Irregolarità differenti, ma pur sempre irregolarità: pedane senza certificati di agibilità, piattaformi non autorizzate, lidi senza permesso, stabilimenti difformi. Ma per la Finanza è scattato il giorno della resa dei conti.
PINO TAORMINA – Il Mattino 13 luglio 2002