Il clan Amato-Pagano, costituito in origine dagli
“scissionisti” del clan Di Lauro, non controlla più in
regime di monopolio nell’ area nord di Napoli il
traffico di cocaina, ma agisce in concorrenza con
un altro gruppo criminale, le “Cinque famiglie di
Secondigliano”, che utilizzano canali alternativi di
approvvigionamento della droga creati dal
pregiudicato Mario Avolio, 51 anni, ex esponente
di spicco degli”scissionisti”.
A capo della cosca c’era – secondo gli inquirenti – Rosaria Pagano. La donna è passata in breve tampo dal ruolo di ‘portatrice di imbasciate’ a reggente della
cosca che nel 2004 si staccò dal gruppo di Paolo
Di Lauro, forte dei suoi canali internazionali per
approvvigionarsi di droga, dando vita alla prima
sanguinosa faida di Scampia, quartiere
napoletano considerato la piazza di spaccio piu’
grande d’Europa.
A Melito, il comune alle
porte del capoluogo campano ormai diventato
roccaforte del clan, e nei territori dell’area Nord di
Napoli, gli Amato-Pagano continuano ad avere il
monopolio del narcotraffico; solo a Scampia
hanno dovuto cedere terreno, mantendendo. Le piazze di spaccio di Melito,
Mugnano e Casavatore sono da lei controllate
direttamente, cosi’ come ‘l’importazione’ di
hashish dalla Spagna attraverso suoi uomini
fidati, come Giuseppe Iasevoli arrestato a Malaga,
o Salvatore Tufo, anche lui in manette.