venerdì, Luglio 18, 2025
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Guerra tra Lo-Russo e Genidoni-Esposito: una stesa di 24 colpi ha ucciso Genny. Amici omertosi. I NOMI DEI KILLER

Sono Antonio Buono, Luigi Cutarelli, Ciro Perfetto e Mariano Torre i quattro destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’omicidio di Gennaro Cesarano, il 17enne ucciso il 6 settembre 2015 in piazza San Vincenzo alla Sanità, con l’aggravante di aver commesso il fatto per agevolare il gruppo camorristico Lo Russo e per conseguire il controllo criminale del quartiere Sanità. “Determinante – si legge nella nota dell’aggiunto Filippo Beatrice – il contributo del collaboratore di giustizia Carlo Lo Russo, mandante e organizzatore dell’agguato. Gli arresti di stamane sono scattati a conclusione delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli, ed eseguiti dalla Squadra Mobile di Napoli. Carlo Lo Russo, già detenuto per l’omicidio di Izzi Pasquale commesso in Via Janfolla lo scorso 29 marzo, nel luglio scorso ha intrapreso la scelta di collaborare con la giustizia ed ha fatto luce su diversi omicidi che hanno contrassegnato i recenti scontri armati tra gruppi criminali rivali.

In particolare, egli ha ricostruito l’omicidio di Pierino Esposito, boss della Sanità, con il quale è entrato in contrasto all’indomani della sua scarcerazione nel luglio del 2015. Per tale omicidio è stata già emessa ed eseguita ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Cutarelli Luigi e Perfetto Ciro, componenti del suo gruppo di fuoco, oltre che nei confronti di De Stefano Rosario e De Musis Antonella. “Motivo scatenante del delitto – si legge ancora nel testo della Procura partenopea – fu una delle cd. “stese”, organizzate da Pierino e dal suo gruppo di giovani nel territorio di Miano. Ed è proprio questa “stesa” il motivo che ha indotto il gruppo di fuoco di Carlo Lo Russo a dare una risposta immediata: un commando di morte composto da una pluralità di soggetti a bordo di quattro scooter di grossa cilindrata partì infatti da Miano, roccaforte del Clan Lo Russo, e raggiunse la piazza del quartiere Sanità alla ricerca di Pierino e dei suoi uomini”.

In una piazza, alle 4 di notte, vi era un gruppo di ragazzi che stazionavano nei pressi della Chiesa vicino alle panchine. “Il commando, nel vedere il gruppo di ragazzi, sparò immediatamente: 24 colpi di pistola, uno dei quali uccise il giovane Genny. Gli altri ragazzi riuscirono ad evitare i colpi. Del gruppo di fuoco faceva parte anche un giovane successivamente deceduto nel corso di un agguato, Vincenzo Di Napoli. L’attività di indagine svolta dalla Squadra Mobile di Napoli con la collaborazione del locale Commissariato ha consentito di identificare “gli amici di Genny” che sono scampati all’agguato, soggetti che, lungi dal presentarsi spontaneamente, hanno poi reso dichiarazioni rivelatesi reticenti. Agli indagati, oltre al reato di omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione e della finalità di agevolazione camorristica, è contestato anche il reato di tentato omicidio plurimo in danno di Mazzarelli Antonio, Mattei Dario, Ferraiuolo Giuseppe e Bacio Terracino Raffaele, oltre che i connessi reati di porto e detenzione di diverse armi da fuoco.