Antonio Buono, Luigi Cutarelli, Ciro Perfetto e Mariano Torre: sono questi i nomi dei 4 componenti del gruppo di fuoco del clan Lo Russo. I quattro sono destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’omicidio di Gennaro Cesarano, il 17enne ucciso il 6 settembre 2015 in piazza San Vincenzo alla Sanità.
Del gruppo di fuoco, secondo quanto appurato dalle forze dell’ordine, faceva parte anche un giovane successivamente deceduto nel corso di un agguato, il 25enne Vincenzo Di Napoli. Enzo ‘o Gatto, così com’era soprannominato, venne ammazzato il 9 dicembre 2015 in via Miano nei pressi di piazza Tafuri. Un delitto da ricondurre alla guerra aperta lo scorso 14 novembre dall’omicidio di Pietro Esposito, boss della Sanità, a cui avevano ammazzato un figlio all’inizio dello scorso gennaio. L’omicidio Esposito, è risaputo, venne ordinato dall’ex capoclan dei Capitoni, ora collaboratore di giustizia, Carlo Lo Russo.
Cinque mesi dopo la morte del 25enne, anche il padre Aniello Di Napoli venne brutalmente assassinato. L’uomo stava percorrendo in auto via Janfolla, a Miano, quando la sua auto venne affiancata da un gruppo di fuoco. I killer spararono e lo ferirono mortalmente. Si scoprì in seguito che il 46enne stava ‘indagando’ sulla morte del figlio Enzo. Fu questo uno dei motivi per cui venne fatto fuori. Delitti, comunque, collegati alla faida che vedeva contrapposti i Lo Russo da una parte e dall’altra un cartello criminale formato da Genidoni-Esposito-Spina e Mallo.