Una gita in Francia, in montagna. Poi il ritorno a Budapest, in pullman. Il viaggio di 50 ragazzi ungheresi tra i 16 e i 18 anni, però, si è interrotto in Italia, alle 23 di ieri, sull’autostrada A4, all’altezza dello svincolo di Verona est in direzione Venezia. L’autobus su cui viaggiavano ha sbandato, da solo, senza coinvolgere altri mezzi – si legge su Il Fatto Quotidiano – Ha toccato lateralmente un pilone. Si è schiantato, poi ha preso fuoco. Sedici i ragazzi morti. I feriti più gravi, una decina, sono stati ricoverati negli ospedali di Borgo Trento e Borgo Roma. Una quindicina quelli meno gravi accompagnati nel nosocomio San Bonifacio e che forse potrebbero essere dimessi in giornata. Gli altri usciti indenni dall’incidente sono stati prima assistiti dal personale della polizia stradale e poi accompagnati dagli agenti in un albergo per la notte.
Al momento restano aperte tutte le ipotesi sulle cause della tragedia, anche quelle legate a un cedimento del mezzo o un malore del conducente. In tal senso, gli investigatori stanno vagliando diverse testimonianze, tra le quali quella di un camionista che una trentina di chilometri prima del luogo dell’incidente ha segnalato di aver visto una ruota del pullman avere qualche problema. Una segnalazione che, se confermata e al pari delle altre, potrebbe servire a rendere più chiaro quanto avvenuto. Sul posto, per tutta la notte, la polizia stradale di Verona e i vigili del fuoco, i primi ad arrivare sul posto. Davanti ai loro occhi scene raccapriccianti: alcuni dei ragazzi erano stati sbalzati fuori dal mezzo e i superstiti erano scossi e scioccati. Le condizioni dei corpi estratti dalla carcassa del pullman rendono particolarmente difficili le operazioni per l’identificazione delle vittime. I corpi sono in gran parte carbonizzati. Al lavoro anche la polizia scientifica, che ha compiuto un attento esame anche all’interno del mezzo alla ricerca di ogni possibile traccia utile agli accertamenti in corso. L’attenzione degli inquirenti è concentrata anche nella raccolta e visione dei video della rete autostradale.
Girolamo Lacquaniti, capo della polizia stradale scaligera, ha spiegato ai microfoni di SkyTg24 che la maggior parte dei passeggeri del bus sono studenti adolescenti accompagnati da insegnanti e genitori. “E’ troppo presto per dire quale sia stata la causa di questa tragedia” ha detto il dirigente. La maggior parte degli occupanti dell’autobus stavano dormendo al momento dell’incidente. Gli agenti, con l’aiuto di un interprete, stanno raccogliendo le testimonianze dei ragazzi illesi. L’autostrada A4 è ancora chiusa tra Verona Est e Verona Sud in direzione Venezia perché devono essere ultimate le verifiche tecniche sulla stabilità del ponte contro il cui pilone il pullman si è schiantato. Nel frattempo, sarebbero già in viaggio verso l’Italia alcuni familiari degli studenti ungheresi. Alcune famiglie sono state raggiunte dalla notizia dopo un colloquio tra la polizia stradale e la magistratura scaligera con le autorità consolari del Paese est europeo.