Nei suoi confronti pendeva un ordine di carcerazione ai domiciliari, i militari della stazione di Qualiano, diretti dal capitano Pasquale Bilancio, le hanno notificato il provvedimento. A finire al regime dei casalinghi è Emanuela Genova, classe ’86, destinataria di un ordine di detenzione domiciliare emesso, in data 11.01.2017, dal tribunale di sorveglianza di Napoli dovendo espiare anni 2 di reclusione poiché riconosciuta colpevole di rapina commessa in Pozzuoli nel 2013.
La donna è accusata di aver partecipato alla rapina alla gioielleria Dioniso a Pozzuoli. Il bottino che si fecero consegnare dal proprietario consisteva in gioielli e monili in oro per un valore complessivo di 150mila euro. Bonnie & Clyde, così furono soprannominati i due rapinatori, all’indomani del colpo alla gioielleria “Dionisio” di Arco Felice. Insieme portarono via collane, bracciali, anelli e preziosi. Si finsero clienti e intorno alle 17:30 del 28 ottobre del 2013, poco dopo l’orario di apertura pomeridiano, entrano nella gioielleria, a volto scoperto. Alla rapina prese parte anche una terza persona armata. I due una volta dentro cominciarono a chiedere di vedere alcuni bracciali, ma con la scusa di tornare fuori, a recuperare un telefono cellulare dimenticato in auto, i due riuscirono ad eludere il sistema di sicurezza, costituito dalla doppia porta e a far entrare un complice armato, che una volta dentro, minacciò con una pistola il titolare della gioielleria, facendosi consegnare gioielli e monili contenuti nella cassaforte. In fretta e in furia, i tre rapinatori arraffarono quanti più rotoli di gioielli era possibile, inserendoli all’interno di un sacco, prima di darsi alla fuga, facendo perdere le proprie tracce.