Home Cronaca Cdr di Tufino, i sindaci del Nolano scrivono a Bassolino

Cdr di Tufino, i sindaci del Nolano scrivono a Bassolino

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TUFINO – Sono preoccupati, ed anche un pò arrabbiati. L’impianto di Cdr, in costruzione a Tufino, è stato quasi portato a termine. Ma i punti previsti dal protocollo d’intesa, siglato dal Commissariato straordinario per l’emergenza rifiuti e dai sindaci dell’area entro cui sorgerà l’impianto, non lo sono affatto. E così, prima che sia troppo tardi, tre degli amministratori in questione hanno scritto ai rappresentanti della struttura commissariale per avere chiarimenti. Che non sono ancora arrivati. Quanto basta per aumentare la tensione. Per giunta ad alimentare i dubbi si ci è messo pure il rinvio del convegno pubblico nel corso del quale il Commissariato di governo avrebbe dovuto fare il punto della situazione, un mese prima della messa in funzione dell’impianto di Tufino. Ed ecco che allora, i tre sindaci di Visciano, Casamarciano e Comiziano, hanno deciso di ritornare alla carica per chiedere tutte le spiegazioni del caso. «Se non ci risponderanno – dicono – chiederemo di essere ricevuti». I conti in sostanza non tornano, e quel che preoccupa è che il Cdr possa entrare in funzione nonostante la mancata auttuazione di alcuni interventi necessari a sanare tutta una serie di passività ambientali.
Le attenzioni degli amministraotri sono concentrate soprattutto su di una serie di punti. A cominciare dalle iniziative previste per il miglioramento della viabilità, svincolo autostradale compreso. Quando il Cdr entrerà in funzione, lungo la via Nazionale delle Puglie potrebbero circolare 500 automezzi al giorno. Un’eventualità da scongiurare. Una situazione a cui porre un’argine attraverso gli interventi previsti dal protocollo d’intesa. Secondo gli accordi, i lavori da portare a termine avrebbero dovuto essere appaltati prima dell’entrata in funzione dell’impianto. Ma fino ad oggi così non è stato. Ed ecco allora che sindaci mettono le mani avanti. «Se i ritardi non saranno sanati – dicono- noi non potremo assolutamente avallare l’apertura del Cdr».
A preoccupare gli amministraori anche la mancata individuazione delle aree di trasferenza ed il ritardo nelle operazioni di messa in sicurezza delle discariche di Paenzano uno e due.

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CARMEN FUSCO – Il Mattino 30 luglio 2002

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