GIUGLIANO. Nuovo incendio al Cdr di Giugliano, il commissariato di governo per l’emergenza rifiuti blinda i sette impianti della Campania. Già ieri mattina sono state rafforzate le ronde armate presso le strutture di smaltimento della Regione: si teme un nuovo sabotaggio, così com’era accaduto la scorsa estate quando gli impianti di Santa Maria la Fossa, Caivano, Tufino e ancora Giugliano furono interessati da altrettanti incendi nel giro di poche settimane. Ad allertare i funzionari di Santa Lucia è stato il rogo divampato ieri mattina all’interno del Cdr di Ponte Riccio, alla periferia di Giugliano. Qui non sono state ritrovate tracce di benzina o di altro materiale combustibile così come era accaduto in estate, ma è stato accertato che la rete di recinzione dello stabilimento era stata divelta in due punti. Immediato è scattato l’allarme. Gli agenti del commissariato di Giugliano-Villaricca hanno avviato le indagini (del caso è stata anche informata la procura di Napoli), mentre è stato disposto l’immediato rafforzamento dei servizi di vigilanza alla struttura. Più tardi sono state rafforzate le pattuglie anche agli altri impianti della Regione. «Nessun allarmismo – avvertono dal commissariato di governo – Speriamo solo di scoraggiare ulteriori sabotaggi alle strutture di smaltimento». Un’ipotesi tuttaltro che remota, fanno capire da Santa Lucia, a giudicare dall’incendio sviluppatosi all’alba di ieri a Giugliano.
Le fiamme si sono sprigionate nel capannone dove viene stoccata la frazione organica stabilizzata (fos), ovvero gli scarti della lavorazione nel ciclo di produzione delle ecoballe, in attesa del trasferimento nelle discariche di servizio. I vigili del fuoco del distaccamento Scampia hanno lavorato per sette ore per impedire che le fiamme si potessero propagare bruciando gli altri rifiuti presenti all’interno del Cdr ma anche per accertare la presenza di altri focolai. Ad allertare il personale dell’impianto sono stati i sensori installati all’interno del capannone: il sistema di allarme ha rilevato l’innalzamento della temperatura e il principio di incendio poco dopo le 7. Venti minuti dopo i vigili del fuoco erano già a lavoro. Il rogo – che ha interessato complessivamente alcune centinaia di tonnellate di rifiuti – non ha comunque causato il blocco delle attività. Né tantomeno, fanno sapere dal commissariato, vi saranno ripercussioni sul sistema di produzione delle ecoballe nelle prossime ore.
A Giugliano, però, la situazione è tuttaltro che calma. In città prosegue la mobilitazione contro l’ordinanza del prefetto Catenacci che prevede l’attivazione di una piattaforma di stoccaggio in un’area di 120 mila metri quadrati, al confine con Villa Literno. Sul sito di località «Taverna del Re» l’amministrazione comunale ha apposto i sigilli sabato l’altro, dopo che il cantiere era stato avviato senza autorizzazione, ma tre giorni fa è arrivato il dissequestro. Contro il provvedimento il sindaco Tagliatatela ha presentato ricorso al Tar.
UF – IL MATTINO 30 GENNAIO 2006