Giugliano. «Vogliamo morire di vecchiaia, no di tumore». L’assemblea pubblica per l’emergenza rifiuti, convocata dal sindaco Taglialatela e dai partiti, ha deciso: martedì mattina la protesta bloccherà i lavori del Consiglio regionale. La battaglia si inasprisce dopo l’attivazione, nonostante le proteste, della piattaforma di stoccaggio delle ecoballe in località Taverna del Re, al confine di Villa Literno. La preoccupazione resta alta davanti alla prospettiva di un ulteriore ampliamento, nonostante i primi risultati della solidarietà espressa nei giorni scorsi dalla Regione: il 7 si terrà un incontro con i tecnici del ministero della Salute sull’inquinamento delle falde acquifere di Giugliano; mentre il giorno successivo, alle 11, si terrà l’audizione del commissario Catenacci con la commissione ambiente. Incontro strappato dopo l’interessamento dei capigruppo e del presidente del consiglio, Sandra Lonardo. Dopo quello al Tar, è in partenza un ricorso anche per l’Aia. «Abbiamo dato mandato ad un legale – annuncia Giuseppe Di Girolamo, assessore all’ambiente – per presentare un ricorso alla Corte di Giustizia europea». Nel frattempo l’assemblea pubblica ha messo in campo alcune iniziative. Oltre alla protesta napoletana, le associazioni ambientaliste vogliono coinvolgere sindacati, commercianti e imprenditori per proclamare una giornata di sciopero generale. «Come nell’82 – dice Teresa Vitale, a nome di Spazio Aspasia – quando la scuola si schierò contro la camorra». Idea sostenuta anche dal comitato civico Camposcino, presieduto da Tommaso Iavarone. Tanti i contributi nella sala consiliare: Rifondazione, Comitato Ponte riccio, Fare verde, Attac, Giugliano per la vita, Rinascita Licola, Iise e dall’opposizione consiliare. Unico il coro: «A Giugliano si muore di tumore, noi vogliamo morire di vecchiaia». L’assemblea pubblica, però, rischiava di fare flop: poche presenze e animi accesi. Nel mirino del centrodestra è finita l’assenza della Margherita. «Il presidente del consorzio e quattro medici su cinque, dovrebbero essere più attenti alla salute dei cittadini», hanno subito fatto notare i consiglieri.
TONIA LIMATOLA- IL MATTINO 3 FEBBRAIO 2006