GIUGLIANO. Continua l’emergenza rifiuti in tutta la provincia di Napoli. Il capoluogo è ormai da qualche giorno alle prese con una vera e propria crisi dovuta allo smaltimento dei cumuli di immondizia formatisi nelle strade. Nonostanbte il blocco per la riapertura di nuovo siti di stoccaggio nella nostra zona, l’assessore Di Mezza si lamenta per quella che lui reputa una scelta errata, che porterà alla paralisi della raccolta dell’immondizia a Napoli. Ancora una volta i politici non si rendono conto dell’emergenza a cui andrebbe incontro l’agro giuglianese se si venisse meno alla decisione di Catenacci. In una zona a rischio disastro ambientale, con un aumento dell’inquinamento indotto dai vari siti di stoccaggio legali o meno, che influenzano soprattutto con i loro veleni la salute pubblica. Forse qualcuno dimentica l’incidenza tumorale nel nostro hinterland schizzata alle stelle a causa del continuo scempio che si perpetua nelle nostre campagne. E’ ancora il momento di dire un deciso NO a tutte le paventate ipotesi di allargare le già esistenti discariche, visto anche il mancato rilancio da parte della FIBE degli stabilimenti esistenti e che dopo aver fallito per tanti anni, lascerà tra qualche mese l’infausto compito alle
amministrazioni locali di cercare un nuovo gestore. Tutte le ipotesi di poter ricavare dai rifiuti un’opportunitò di sviluppo, anche economico sono venute meno con il blocco assoluto della raccolta dfferenziata, con il mancato sviluppo di un piano per trasformare in energia pulita l’immondizia lasciata invece a far mostra di se in quelle che possono essere definite le piramidi della vergogna, dal funereo colore nero. Ecco penso che la situazione nel giuglianese potrà evolversi solo in un modo: attraverso l’abbandono completo da parte della classe dirigente e con la conseguete fermentazione ed evaporazione anche degli abitanti della zona.