venerdì, Luglio 18, 2025
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«NESSUN CONDIZIONAMENTO, IL COMUNE NON SARA’ SCIOLTO PER MALA»
Qualiano, parla l’ex vicesindaco Onofaro (An): la Cdl unita alle amministrative


QUALIANO. «La Cdl è unita e presto si arricchirà ulteriormente, c’è una larga parte della società civile che si identifica nel centro destra. Stiamo lavorando al programma e presto avremo un unico candidato a sindaco». Esordisce così l’ex vice sindaco e leader di An Salvatore Onofaro, intervistato dopo aver traghettato il partito verso una “nuova stagione”; l’elezione del neo commissario Gennaro Tafuto a capo del nuovo direttivo appena insediato è il primo passo verso il rilancio della Casa delle libertà dopo mesi di conflitti e di angoscia politica.





Onofaro, è calato il sipario “sull’era Schiano”. Può fare un bilancio?


Ho amministrato insieme al sindaco Michele Schiano questo comune per quasi dieci anni, prima ai lavori pubblici, poi come vicesindaco e nell’ultimo scorcio di amministrazione con l’ulteriore delega alla cultura. Raccogliemmo nove anni fa un altro paese, privo delle infrastrutture in grado di fornire i servizi indispensabili per la cittadinanza, con molti progetti in cantiere, ma nessuno avviato. Noi abbiamo dato una scossa al paese, trasformandolo, attraverso gli arredi urbani, l’illuminazione stradale invidiata dai comuni limitrofi; ma anche con il rifacimento della rete idrica, che è servito a far risparmiare ai cittadini il costo di impianti supplementari di approvvigionamento. Abbiamo ampliato il municipio, attraverso la creazione di una nuova “ala”, mettendo a disposizione nuovi uffici, oggi sede del comando dei vigili urbani. C’è una nuova strada sul vecchio Alveo dei Camaldoli che ha consentito, in breve tempo, di snellire un grosso volume di traffico, tra via S.M. a Cubito e Via Campana, dove oggi c’è il Parco del Surriento, in altre parole un’area completamente riqualificata, ieri sede di graminacee e rifiuti abusivi; è stata realizzata inoltre la scuola elementare di Via Macello, nata come centro polifunzionale, certo, ma pur sempre una risorsa a disposizione dei cittadini. Non ultima l’iniziativa di offrire un terreno alla Curia di Napoli per la realizzazione di una chiesa in Via G. Falcone. Un bilancio positivo senza ombra di dubbio, tuttavia restano ancora molte cose da fare, purtroppo i tempi della burocrazia sono lenti e noi ci siamo trovati ogni giorno a fare i conti con questo tipo di problema.




Alcune opere realizzate sono state vandalizzate e abbandonate, mi riferisco ai campi da tennis. Com’è potuto accadere?

Purtroppo viviamo in un contesto molto particolare, è impensabile che qualcuno si possa accanire sulle strutture pubbliche con tanta violenza, distruggendo nel giro di poche ore, ciò che era stato accuratamente realizzato proprio al servizio dei cittadini. L’episodio si verificò immediatamente dopo la consegna dei lavori, come un oltraggio, un dispetto, ma personalmente ho preso a cuore la vicenda fin dai primi giorni, tanto che oggi abbiamo avuto un nuovo finanziamento di 89 mila euro per la recinzione degli impianti sportivi e altri 300 mila euro per la messa in funzione e la costruzione di una tensostruttura, adatta ad accogliere manifestazioni invernali, quali rappresentazioni teatrali, spettacoli musicali ed eventi artistici di qualsiasi genere. La prossima amministrazione dovrà solo espletare la gara per l’esecuzione dei lavori, molto probabilmente, gia il commissario che ci condurrà fino alle elezioni amministrative, potrebbe ultimare le opere necessarie.



Ancora vandali. Il mese scorso in pochi giorni le scuole «Cacciapuoti» e «Don Bosco» sono state danneggiate da sconosciuti, provocando danni per decine di migliaia di euro, aggravando una situazione gia seriamente compromessa per la mancanza delle misure minime di sicurezza e sanitarie.

Per chi commette atti del genere va il mio totale disprezzo. Nella scuola elementare Cacciapuoti si è consumato uno scempio “gratuito”, non hanno rubato nulla, è stato un insulto alla società civile. Comunque mi sono attivato rapidamente per ripristinare la situazione e ristabilire la sicurezza necessaria per gli alunni e le famiglie.



Proprio queste ultime, le famiglie, hanno manifestato contro l’amministrazione, per inadempienza e per le gravi condizioni in cui versano le scuole attraverso una lunga serie di richieste.

Ci eravamo gia attivati prima della protesta, ma purtroppo i tempi della burocrazia sono lenti. Comunque abbiamo accolto tutte le richieste: le mura sono state ritinteggiate; è stata montata la cancellata esterna, sono stati sostituiti i vetri rotti e il riscaldamento è stato ripristinato. Stiamo valutando l’opportunità di dotare le scuole di un servizio di sorveglianza privata e inoltre i vigili urbani con il supporto di alcuni volontari, transennano ogni giorno la strada, per consentire il recupero dei ragazzi da parte dei genitori nella massima sicurezza.



Alla “Don Bosco” furono trafugati alcuni PC appena comprati, saranno riacquistati?

Non lo so. L’acquisto dei PC non è stato fatto dal comune… non è di nostra competenza, credo si trattasse di un progetto presentato dal II circolo e finanziato nell’ambito del POR (Programmi Operativi Regionali) Campania. In ogni caso stiamo realizzando una sala blindata con un impianto antincendio per ospitare, eventualmente, una nuova infrastruttura informatica.



Molti giovani di Qualiano parlano di “emigrazione culturale” verso la città oppure in direzione dei grandi centri limitrofi. Lamentano una totale mancanza di iniziative educative e formative, quali teatro, musica ed arte in genere. È possibile che le proposte culturali, in questo paese, si limitano alla festa di carnevale e quella della Befana?

Il bilancio non è mai stato generoso verso questo tipo di progetti, le somme indicate in capitolo si aggirano introno ai 15 mila euro l’anno, ma non è vero che ci siamo limitati a festeggiare solo il carnevale e la Befana, anzi, abbiamo realizzato molte iniziative, soprattutto in estate, nella villa comunale e tutte le volte è emerso un solo dato significativo: la scarsa partecipazione da parte dei cittadini. Eppure in questo paese ci sono, almeno sulla carta, molte associazioni, ma da esse non è mai arrivato un segnale, una proposta culturale, un progetto concreto che avrebbe sicuramente trovato sostegno e patrocinio. Tutte le iniziative realizzate sono partite da questa amministrazione, anche la tensostruttura, al momento attuale solo sulla carta, ovvero il progetto dell’architetto Di Fiore, è un’iniziativa del comune.



Che fine ha fatto il Piano Regolatore Generale? Si è parlato di una nuova approvazione.

L’attuale PRG come lei ben sa, risale agli anni sessanta e fu mio padre, a quell’epoca tra gli amministratori di questo paese, a farlo redigere ed approvare. Purtroppo gli anni che seguirono furono caratterizzati dalla cementificazione selvaggia, giunse l’era dei condoni, ognuno preferì l’abuso, approfittando del momento propizio, facendo saltare i parametri, molto rigidi, che un nuovo PRG dovrebbe rispettare. Più volte questa amministrazione ha redatto ed approvato un nuovo PRG, ma l’ente Provincia ha sempre negato l’approvazione, a mio avviso con una buona dose di ostruzionismo, ma vede? (con molta ironia) Evidentemente, in quest’amministrazione, non c’erano persone particolarmente “interessate” all’approvazione.



Circa un anno fa, An formalizzò un documento composto da 16 punti fondamentali per il rilancio della macchina amministrativa prima della scadenza elettorale. Cosa è stato fatto fino ad oggi?

Quello fu un documento che servì per uscire dall’ennesima crisi che ha coinvolto quest’amministrazione, doveva creare gli stimoli per ripartire. Il rammarico è che solo tre di quei sedici famosi punti hanno visto la luce, e mi riferisco al condono Ici, per il quale la scadenza era il 31 dicembre scorso, il piano parcheggi gia approvato e in corso di realizzazione con il supporto degli Lsu e infine la raccolta differenziata che sarà realizzata da consorzio di bacino NA2. Per il resto sapevamo che la realizzazione di tutti i punti sarebbe stata improbabile, ma il nostro programma elettorale avrà come punto di partenza proprio quel documento.



L’immagine di Qualiano sembra seriamente compromessa dopo l’insediamento della “commissione di accesso”. Il rischio di commissariamento per “infiltrazioni camorristiche” è preoccupante. Cosa accadrà?

Dal 11 luglio scorso, data di insediamento della commissione, ad oggi non sono emersi elementi da far temere lo scioglimento. Ho piena fiducia begli organi istituzionali. L’unico scioglimento del consiglio comunale, si è avuto a causa delle dimissioni del sindaco Michele Schiano conseguenti alla sua candidatura alla Camera dei Deputati. Non condivido assolutamente e sono molto critico nei confronti di chi ha ritenuto necessario l’allontanamento di alcune “forze”, persone che hanno fatto parte di quest’amministrazione e sono state messe da parte, senza alcun motivo. Se l’indagine sarà archiviata, come ne sono certo, l’immagine di Qualiano sarà senz’altro migliore, perché la commissione di accesso si è insediata in conseguenza di denuncie fatte da chi aveva un solo interesse: screditare il nostro lavoro e danneggiare l’immagine del paese.



Dunque lei pensa che non ci saranno conseguenze?

Non lo penso. Ne sono certo.



Non si fa altro che parlare di un grande tavolo del centro destra, dove si fa anche il suo nome per una probabile candidatura a sindaco. A che punto siete?

Lavoriamo da quasi due mesi per l’unità della Cdl insieme con i rappresentati dei tre partiti della coalizione (Fi, An e Udc) con l’aggiunta di Alternativa Sociale che tra pochi giorni avrà anche una nuova sede. Al tavolo siedono i commissari ed i segretari dei partiti e insieme stiamo lavorando alla creazione del programma della Cdl a partire proprio dai quei sedici punti. Il mio partito mi ha indicato come candidato sindaco. Lo stesso a fatto l’Udc, indicando Mario Cacciapuoti. Solo Fi non ha ancora espresso alcun nome.



Quale sarà il metodo per la scelta del candidato?

Chi aggregherà di più, ovvero, chi saprà portare il “valore aggiunto”, farà il candidato della coalizione.



Cdl unita? E il “Patto per Qualiano”?

Li aspettiamo al nostro tavolo, avendo partecipato attivamente alla vita amministrativa degli ultimi tempi, è la loro naturale collocazione e poi bisogna fare riferimento anche fuori dalla Cdl, ci sono tante energie che possono contribuire al successo del centro destra.



Liste civiche?

Qualiano non ha grandi tradizioni in questo senso, ma se servono a portare quel “valore aggiunto”, ben vengano.



Cosa ha spinto, a suo avviso, i consiglieri che fanno capo a Marianna Zara a prendere le distanze dal partito?

Sinceramente non lo so. Non hanno mai spiegato le loro ragioni e nonostante i ripetuti inviti non si sono mai presentati. Il partito intanto si è dotato di un nuovo direttivo giovane ed efficiente; con oltre duecento tesserati, siamo la prima realtà in Campania. È stata senza ombra di dubbio una scelta sbagliata, in fin dei conti loro hanno fatto parte di quest’amministrazione fino alla fine. Tuttavia speriamo ancora in un ripensamento. In ogni caso il partito procederà alla realizzazione di una lista di grande competitività, con o senza la loro presenza.



Che cos’è “il Ponte”?

È un’associazione culturale legalmente riconosciuta, della quale sono un semplice “socio sostenitore”. Il presidente è Sandra Schiattarella, gia candidata nove anni fa in una lista di centro sinistra. Il giornale omonimo è l’organo di informazione dell’associazione che ad oggi può contare su oltre mille soci.



Mille soci? Sono tanti!

Si è vero, sono stati raccolti più di mille moduli di adesione, per lo più di “nuovi residenti”



Una lista civica?

Potrebbe diventarlo se dovesse servire a dare maggiore impulso a questa fascia di “nuovi residenti” che sono parte integrante della società civile.



Una lista vicino ad An?

Lo ripeto, io sono un semplice “socio sostenitore”. Sarebbe bello se gli oltre mille soci, tra i quali molti napoletani trapiantati, facessero una scelta vicina a quella della Cdl, ma ognuno è libero di potersi esprimere come ritiene opportuno, sono tutte persone “libere”.