venerdì, Luglio 18, 2025
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MANCINO CONTRO GALDIERO, SALTA IL TAVOLO DEL CENTROSINISTRA
Qualiano: l’Udeur con l’ex sindaco, Quercia spaccata. Sfuma l’ipotesi primarie


QUALIANO. La coesione dei partiti di centrosinistra in un unico polo da presentare alle prossime elezioni è stata disattesa. Sul tavolo formato dai rappresentanti dei partiti dell’Udeur, Margherita, Ds, Verdi, Sdi e della lista civica, affiancatasi all’Unione, denominata “Unione civica per Qualiano” capeggiata da Pasquale Galdiero, l’accordo sul candidato sindaco è ancora lontanissimo. Non si è raggiunta l’intesa sulle regole che dovevano portare alla designazione di un candidato sindaco unitario per l’intera coalizione. Voci di corridoio identificavano in Pasquale Galdiero e Luigi Mancino i due aspiranti candidati, ma il dottore qualianese non ha mai ufficializzato la sua candidatura sul tavolo mentre l’ingegnere si presentava come il candidato ufficiale della Margherita.

Luigi Mancino non sarebbe retrocesso dalle sue posizioni e avrebbe posto sul tavolo, con forza, la propria candidatura appoggiata da gran parte dei partiti storici dell’Unione, tranne Verdi, Udeur e Sdi, che penderebbero per l’ex democristiano Pasquale Galdiero. Sembrerebbe, da voci di marciapiede, che alcuni del direttivo dei Ds, capeggiato da Raffaele Del Giudice si stiano accordando, anch’essi, con l’ ex sindaco centrista, scalzando così una eventuale candidatura di Mancino.

Da questa scenario si evince la scarsa coesione tanto auspicata da tutto il centro sinistra, ma che si è compromessa sull’indicazione del candidato-sindaco, spaccando in due grossi tronconi l’assetto della fantomatica Unione. Alla luce di questi avvenimenti, sembrerebbe che si stia formando un polo di centro capeggiato da Pasquale Galdiero e appoggiato dai partiti moderati presenti sul territorio ed un polo di centro-sinistra con a capo Luigi Mancino, che sarebbe sostenuto anche dall’avvento del Prc, che non ha mai partecipato a nessun tavolo dell’Unione a causa della presenza di esponenti provenienti dalla fazione opposta alla loro. Questo futuro panorama, sembrerebbe alquanto deleterio per le velleità di vittoria della coalizione di centro – sinistra, mai realizzata in tanti anni di storia e difficilmente realizzabile con questa realtà. Non si capisce, poi, perché non si proceda con le “primarie”, mezzo tanto decantato e idealizzato dalla sinistra, ma poi, poco usato e accantonato per far spazio ad accordi sottobanco classici della politica. Le primarie potevano, anzi, possono ancora essere, un mezzo fondamentale per mettere d’accordo tutti ed andare alle prossime elezioni compatti per competere per la vittoria.